Oggi è atteso al Consiglio europeo un accordo sul tetto al prezzo del gas russo anche se al ribasso con il muro di Germania e Olanda.
L’Unione europea potrebbe trovare finalmente un accordo per il tetto al prezzo del gas. Dopo mesi di trattative e ostacoli da parte di alcuni dei paesi membri, forse oggi al Consiglio Ue si potrà giungere ad un compromesso. La misura è stata avanzata dall’ex premier Mario Draghi che trovò l’appoggio di Macron e l’ostruzione di molti altri paesi che a poco a poco è riuscito a convincere. Anche la Commissione nel tempo ha aperto alla possibilità di un price cap. La misura è stata poi abbracciata dalla premier Meloni che continua a sostenere con forza.
Secondo quanto ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, nell’ultimo Consiglio straordinario i ministri hanno trovato “un accordo al 90%” e che si sono “determinate le condizioni politiche affinché il 19 dicembre si possano fissare i grandi assi della politica energetica”, della quale fa parte integrante il price cap. Ad ostacolare questa misura sono stati gli interessi nazionali dei singoli paesi membri, soprattutto Germania e Olanda perché hanno la liquidità necessaria per affrontare un rialzo dei prezzi del gas la prossima primavera quando bisognerà riempire gli stoccaggi per il prossimo inverno mentre temono una chiusura anticipata delle forniture russe.
L’obiettivo di superare le divisioni e trovare un compromesso
I 27 quindi nonostante le varie differenze economiche hanno trovato un compromesso delineando le “condizioni politiche” per adottare questa misura sul price cap. Inoltre, c’è una maggioranza schiacciante che vuole proseguire in questo senso mettendo Germania e Olanda in minoranza. Come ha spiegato Macron l’obiettivo è “tirare i prezzi del gas nel 2023 verso livelli più ragionevoli. Non ai prezzi di prima della crisi, questo non è possibile. Se il prezzo del gas calerà, anche quello dell’elettricità andrà verso il basso”.
I ministri dell’energia dei paesi membri oggi si riuniranno a Bruxelles e secondo molte fonti dovrebbe arrivare l’intesa e superare tutte le divisioni che ancora persistono.