Il prezzo del gas è in calo dopo l’accordo raggiunto dai paesi ieri al Consiglio europeo in seguito ad una trattativa di dodici ore.
Il Consiglio europeo ieri si è concluso in nottata con l’obiettivo raggiunto. I paesi membri hanno trovato l’accordo sul gas dopo una trattativa durata dodici ore. Ora c’è l'”urgenza di decisioni concrete” da prendere in merito. Tra le varie misure da prendere, si fanno passi avanti per il price cap. Dall’incentivazione delle rinnovabili al nuovo Sure europeo. Si apre inoltre, la possibilità di un nuovo debito comune.
Un’altra notizia che ha fatto felice Mario Draghi è “la mobilitazioni di rilevanti strumenti a livello nazionale e Ue” con l’obiettivo di “preservare la competitività globale dell’Europa e per mantenere il level playing field e l’integrità del mercato unico”. Per quanto riguarda il price cap invece dovrebbe arrivare a novembre una risposta chiara in merito, così dichiara Macron. Secondo il presidente francese sono due le possibilità: uno Sure 2 oppure utilizzare i prestiti ancora disponibili di RePowerEu, “dando un po’ di flessibilità”. Ipotesi non scartata nemmeno da Berlino.
Le misure urgenti e concrete da prendere
“Prevalgono unità e solidarietà – ha twittato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Parlando delle tensioni della giornata, dice soddisfatto che alla fine si è delineata una conclusione comune insistendo sulla volontà di proseguire insieme su questa strada. Anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha incentrato l’attenzione sul price cap e sulla piattaforma alternativa al Ttf. “La prima misura” del piano sull’energia sul quale è stato raggiunto l’accordo “riguarda l’acquisizione congiunta di gas in merito alla quale è prevista una soglia obbligatoria del 15%, che quindi verrà compreso nella domanda aggregata europea”. In più “Abbiamo destinato 40 miliardi di euro per sostenere piccole e medie imprese e grandi imprese”.
Oltre alla piattaforma alternativa al Ttf e il tetto dinamico al prezzo del gas, l’accordo parla di nove misure da attuare il prima possibile invitando i ministri ha fare proposte concrete. L’ acquisto congiunto e volontario di gas, un tetto all’elettricità, miglioramenti al funzionamento dei mercati dell’energia; semplificazione delle procedure per le rinnovabili; maggiore risparmio energetico.
Dopo l’accordo raggiunto il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam in apertura cede il 2,35% a 124 euro al megawattora.