Gaza: Hamas trasferisce gli ostaggi in superficie per ostacolare l’avanzata israeliana
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Direttore: Alessandro Plateroti

Gaza: Hamas trasferisce gli ostaggi in superficie per ostacolare l’avanzata israeliana

Missili di guerra israeliani

Secondo fonti palestinesi, Hamas ha spostato gli ostaggi in superficie per impedire l’accesso dell’esercito israeliano a Gaza City.

Negli ultimi sviluppi del conflitto israelo-palestinese, Hamas ha spostato gli ostaggi in superficie, posizionandoli in case e tende all’interno di Gaza City. Come riportato da ansa.it, la notizia è stata riportata dall’emittente pubblica israeliana Kan, citando fonti palestinesi locali. Questa mossa rappresenta un evidente tentativo del gruppo militante di ostacolare l’avanzata dell’IDF (Israeli Defense Forces), attualmente impegnato nella preparazione di una nuova offensiva verso il centro urbano della Striscia di Gaza.

Parallelamente, la tensione cresce anche in Cisgiordania: secondo l’agenzia palestinese WAFA, l’esercito israeliano ha chiuso l’ingresso principale della città di Turmus Ayya, a nord di Ramallah, utilizzando cancelli di ferro. Questa azione ha interrotto la circolazione di migliaia di cittadini verso i villaggi e le città del nord e nord-est di Ramallah. Inoltre, le forze israeliane hanno effettuato un’operazione nella vicina città di Deir Dibwan, sebbene non siano stati segnalati arresti.

Carro armato al tramonto
Carro armato al tramonto

Hamas e la strategia degli ostaggi in superficie

Lo spostamento degli ostaggi fuori dai tunnel, che per mesi hanno rappresentato il nascondiglio principale di Hamas, ha un chiaro significato strategico. Posizionare i prigionieri in zone visibili e densamente abitate rende più difficile per l’IDF colpire militarmente senza rischiare vittime tra gli ostaggi. Secondo le fonti, si tratterebbe di una misura volta a limitare la libertà d’azione dell’esercito israeliano, sfruttando la presenza dei civili come deterrente.

Situazione critica a Turmus Ayya e Deir Dibwan

Nel frattempo, in Cisgiordania, le azioni dell’esercito israeliano stanno causando forti disagi alla popolazione civile. La chiusura di Turmus Ayya, segnalata da WAFA, è solo l’ultima di una serie di misure restrittive che limitano la mobilità dei residenti e aggravano la tensione in un’area già fragile. Anche se non si registrano arresti a Deir Dibwan, la presenza militare è crescente.

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ultimo aggiornamento: 15 Settembre 2025 9:06

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