Gaza, Israele bombarda centro di aiuti a Rafah: almeno 31 morti, oltre 120 feriti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Gaza, Israele bombarda centro di aiuti a Rafah: almeno 31 morti, oltre 120 feriti

Gaza Israele

Strage a Rafah: un attacco israeliano nei pressi di un centro di aiuti provoca almeno 31 morti, Gaza accusa.

Negli ultimi mesi, la situazione nella Striscia di Gaza è precipitata in una crisi senza precedenti. La popolazione civile, già provata da anni di conflitto, è ora intrappolata tra i bombardamenti e la mancanza di beni essenziali. Le infrastrutture sanitarie sono al collasso, il cibo scarseggia e l’accesso all’acqua potabile è fortemente limitato. In questo scenario, i centri di aiuto umanitario rappresentano spesso l’unico rifugio possibile per migliaia di persone in cerca di salvezza.

isreaele palestina striscia di gaza
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Un contesto umanitario al collasso

Questi luoghi, tuttavia, non sono esenti da pericoli. La crescente militarizzazione delle aree civili, unita alla tensione costante tra le parti in conflitto, rende anche gli spazi umanitari vulnerabili agli attacchi. La comunità internazionale, pur continuando a inviare aiuti, denuncia da tempo la necessità di garantire corridoi umanitari sicuri e neutri.

Rafah sotto attacco: la strage vicino al centro di soccorso

In questo contesto già drammatico, il 1° giugno 2025 un attacco ha colpito una delle aree che dovevano rappresentare un punto di salvezza. Secondo quanto riferito dall’emittente Al Jazeera, le forze israeliane hanno aperto il fuoco nei pressi di un centro di aiuti umanitari a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Il bilancio è pesantissimo: almeno 31 palestinesi sono stati uccisi e oltre 120 sono rimasti feriti.

Le autorità locali parlano di un’azione mirata, avvenuta in un’area già densamente popolata da sfollati. Il governo di Gaza ha reagito duramente, accusando Israele di trasformare i punti di soccorso in “trappole mortali di massa”. “Ciò che sta accadendo – si legge in un comunicato – è un uso doloso degli aiuti come strumento di guerra. I civili affamati vengono radunati in punti di morte, esposti all’attacco dell’esercito di occupazione”.

La denuncia è forte: il ricorso agli aiuti come esca militare segnerebbe una nuova e pericolosa escalation nel conflitto, sollevando interrogativi morali e legali a livello internazionale.

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ultimo aggiornamento: 1 Giugno 2025 9:11

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