Nuovi attacchi su Gaza da parte di Israele. L’esercito è tornato a bombardare a sseguito della presunta violazione della tregua da parte di Hamas.
Il premier di Israele, Netanyahu, aveva parlato della necessità di utilizzare ogni modo possibile per eliminare Hamas e a quanto pare l’esercito israeliano sta mantenendo la parola. In queste ore, infatti, sulla Striscia di Gaza si sono verificati nuovi bombardamenti a causa di una presunta violazione della tregua da parte proprio di Hamas.

Gaza, Israele torna a bombardare la Striscia
L’esercito israeliano ha lanciato attacchi “per colpire obiettivi terroristici di Hamas in tutta la Striscia di Gaza”, dopo che “diversi terroristi avevano aperto il fuoco verso l’area in cui operano i soldati dell’Idf a Khan Yunis”. Sono state queste le parole dell’Idf dopo una serie di bombardamenti con tanto di denuncia in merito ad una presunta violazione della tregua e del cessate il fuoco da parte di Hamas. Al momento le autorità locali gestite da Hamas hanno parlato di una nuova strage: almeno 25 morti e oltre 70 feriti, il bilancio più alto da fine ottobre.
La situazione umanitaria si aggrava
Oltre alle bombe, a preoccupare è la situazione umanitaria nella Striscia. Il portavoce dell’Onu, Stephane Dujarric, infatti, ha spiegato: “Secondo le ultime stime più di 18.600 nuclei familiari sono stati colpiti e migliaia di persone hanno perso il proprio rifugio o hanno subito danni ai loro beni o sono state nuovamente sfollate. Questo numero continua ad aumentare man mano che i nostri partner completano ulteriori valutazioni per determinare l’entità dei danni causati dalla tempesta”.
Sempre Dujarric ha tenuto a sottolineare come la situazione peggiore sarebbe nel Nord di Gaza dove il deterioramento dei sistemi di sanificazione, “mette a rischio la salute pubblica, aumentando la minaccia della diffusione di infezioni batteriche attraverso il contatto con acqua o rifiuti contaminati”.