Gaza, dopo l’approvazione di Hamas alla proposta per il rilascio degli ostaggi, Israele si prepara ad attuare la prima fase del piano Trump.
La situazione nella Striscia di Gaza continua a evolversi rapidamente. Dopo mesi di guerra, la recente accettazione da parte di Hamas del piano proposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il rilascio degli ostaggi ha aperto un nuovo scenario.
In risposta, Israele ha ordinato alle proprie forze armate di prepararsi per l’attuazione della prima fase del piano Trump, segnando un possibile punto di svolta nel conflitto in corso.

Hamas accetta il piano: Israele si prepara a muoversi
Fonti ufficiali israeliane riportano che il capo di Stato Maggiore, Eyal Zamir, ha dato ordine alle Forze di Difesa Israeliane (IDF) di iniziare i preparativi operativi in vista della prima fase del piano Trump. Questo avviene in linea con le direttive del governo e del primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha confermato il pieno coordinamento con l’amministrazione statunitense.
Secondo la dichiarazione diffusa dai vertici militari, la sicurezza delle truppe israeliane rimane una priorità assoluta. Inoltre, le forze sul campo dovranno restare in stato di allerta per reagire rapidamente a eventuali minacce come riportato da adnkronos.com.
Cosa prevede il piano Trump per Gaza
Il piano Trump, presentato ufficialmente il 29 settembre 2025, prevede una serie di misure volte a porre fine al conflitto. La prima fase si concentra sul rilascio immediato di tutti gli ostaggi israeliani, in cambio di una sospensione temporanea delle operazioni militari da parte di Israele.
Hamas ha accettato questi termini, chiedendo tuttavia garanzie su un ritiro graduale delle truppe israeliane e una supervisione internazionale del processo.
Il piano completo include anche il disarmo progressivo di Hamas, l’istituzione di un governo di transizione nella Striscia di Gaza e la ricostruzione con fondi internazionali. Tuttavia, l’attuazione resta complessa e dipenderà dalla fiducia reciproca e dal rispetto degli impegni.
Israele ha confermato di essere pronta ad attuare l’accordo in stretta collaborazione con la presidenza americana. L’esito di questa prima fase sarà determinante per capire se il piano potrà davvero porre fine a uno dei conflitti più lunghi e devastanti del Medio Oriente.