Altri morti innocenti nella Striscia di Gaza e ancora spari sulla folla di civili durante l’arrivo degli aiuti umanitari. Hamas accusa Israele.
Si parla di 21 civili uccisi e oltre 150 feriti nella Strisca di Gaza. Sarebbe questo il bilancio della nuova strage andata in scena mentre venivano portati gli aiuti umanitari sul posto. La guerra tra Israele e Hamas prosegue con l’esercito Idf accusato di aver aperto il fuoco sulla folla.
La nuova strage di civili a Gaza: le accuse
Il ministro della sanità di Hamas ha denunciato 11 morti e un centinaio di feriti negli “spari israeliani” sulla folla che attendeva aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. “Le forze di occupazione israeliane hanno preso di mira un raduno di cittadini che attendevano aiuti umanitari (a una rotatoria di Gaza City). Finora 11 morti e 100 feriti sono stati trasportati all’ospedale Al Shifa”, la nota ufficiale del ministero che ha poi rivisto il bilancio drammatico alzando la quota dei civili deceduti.
“Le forze di occupazione israeliane hanno preso di mira un gruppo di cittadini in attesa di aiuti umanitari presso una rotatoria di Gaza City. Il bilancio delle vittime trasportate all’ospedale di al-Chifa è stato rivisto a 20 morti (poi diventati 21 ndr) e 155 feriti”.
Hamas ha accusato Israele di aver sparato alla folla mentre l’Idf ha negato di aver attuato tali azioni.
Hamas, la proposta di tregua
Intanto, da quanto si apprende da diverse fonti informate, pare che Hamas abbia presentato ai mediatori una proposta di cessate il fuoco a Gaza.
Nel dettaglio, la nuova idea dell’organizzazione sarebbe quella di una prima fase di rilascio di donne, bambini, anziani e malati israeliani tenuti in ostaggio in cambio di 700-1.000 prigionieri palestinesi. I fondamentalisti hanno chiesto anche la liberazione di 100 detenuti palestinesi che scontano l’ergastolo nelle carceri israeliane e quello di soldatesse israeliane.
Nel caso in cui questa proposta dovesse venire accettata, Hamas ha affermato che concorderà una data per un cessate il fuoco permanente.
