Violenta per 4 anni la figlioletta della compagna: “Ecco cosa le faceva”

Violenta per 4 anni la figlioletta della compagna: “Ecco cosa le faceva”

Scoperta terrificante: una ragazzina di 14 anni è stata violentata dal compagno della madre per ben quattro anni.

Arriva da Gela, in provincia di Caltanissetta, la storia da brividi di una ragazzina di 14 anni costretta a subire abusi atroci da parte del compagno di sua madre. La piccola veniva violentata e molestata dall’uomo, un 52enne, con episodi che sarebbero durati addirittura quattro anni, dal 2020 ad oggi. I fatti sarebbero emersi a seguito del racconto della vittima alle forze dell’ordine.

14enne violentata a Gela: i fatti

Secondo quanto si apprende da media locali, un uomo di 52 anni si è reso protagonista di abusi e violenze a sfondo sessuale ai danni di una ragazzina di 14 anni che sarebbe stata violentata e molestata ripetutamente.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la ragazzina è stata costretta a subire palpeggiamenti al seno, al sedere e alle parti intime da parte del compagno di sua madre che viveva con loro. L’orco le avrebbe offerto anche del denaro nel caso in cui avesse assecondato ulteriormente le sue pretese di natura sessuale.

Dalle informazioni sulla vicenda, gli episodi di violenza sessuale sarebbero iniziati nel 2020 e continuati fino al settembre 2024, all’interno del contesto familiare. Le autorità sono intervenute a seguito della denuncia della vittima che ha parlato alla presenza di un esperto in psicologia dell’età evolutiva.

Fermato l’orco

A seguito delle indagini e dalle testimonianze raccolte dalla polizia, le forze dell’ordine hanno proceduto all’arresto e poi alla messa ai domiciliari con il braccialetto elettronico dell’uomo su ordine del gip del Tribunale di Gela e su richiesta della Procura.

Da quanto è stato appreso, l’uomo sarebbe recidivo. Al momento, secondo alcuni media locali, al netto dell’intervento delle forze dell’ordine va precisato che l’attività giudiziaria non è ancora conclusa e che le condotte oggi contestate all’indagato non sono state ancora definitivamente accertate.

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