Gemona, confessione incredibile della madre: "Il piano era far sparire il corpo in montagna"
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Gemona, confessione incredibile della madre: “Il piano era far sparire il corpo in montagna”

Polizia

Gemona, omicidio del 35enne Alessandro: la madre confessa «Il piano era attendere, poi far sparire i resti in montagna».

Gemona, in provincia di Udine, è stata recentemente scossa da un delitto familiare tanto efferato quanto sconcertante. Una tragedia consumata nel silenzio domestico, ma poi esplosa attraverso una telefonata al 112 e una confessione che ha dell’incredibile.

Tutto comincia il 25 luglio, giorno dell’omicidio. Il cadavere rimane occultato per giorni fino a quando, il 31 luglio, una chiamata al 112 svela l’orrore. A telefonare è Mailyn, la nuora, arrivata in Italia nel 2022. Le sue parole, in italiano incerto ma chiaro, sono un’accusa frontale: «Mia suocera ha ucciso il figlio». Dall’audio si percepisce anche un momento di forte tensione: «No, Lorena, no», mentre si ipotizza che la suocera stesse cercando di sottrarle il telefono. Sulle braccia di Mailyn sono poi stati rilevati lividi. Come riportato da ansa.it.

Operatori forensi presenti sulla scena del crimine
Squadra di esperti forensi sulla scena del crimine – newsmondo.it

Il racconto di Lorena: il piano e l’accordo segreto

Nel corso della confessione, l’infermiera 61enne Lorena Venier ha dichiarato come scritto da ansa.it: «Pensavo che con il tempo si sarebbe consumato. Successivamente, lo avrei portato in montagna per abbandonarlo lì, dove lui diceva che voleva fossero destinate le sue spoglie». Una spiegazione che fa rabbrividire, non solo per la freddezza del gesto, ma per la premeditazione e il legame disturbato che sembra emergere tra i protagonisti. Lorena ha inoltre affermato: «Pensavamo di poter fare tutto da sole, una volta sezionato, sarebbe bastato attendere che si consumasse prima di portarlo in montagna».

La rottura del piano: la crisi emotiva e la chiamata

Nonostante il disegno fosse stato studiato nei dettagli, a mandarlo in frantumi è stata proprio la persona che, secondo la madre, aveva contribuito a idearlo: Mailyn. La donna ha avuto una crisi e ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine. Lo conferma la stessa Venier: «È stata Mailyn a chiamare il 112: il piano era attendere poi far sparire i resti, ma ha avuto una crisi». Come riferito da ansa.it

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ultimo aggiornamento: 4 Agosto 2025 13:47

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