Il generale Roberto Vannacci valuta la candidatura per le Europee.
Il generale Roberto Vannacci si trova a un bivio significativo riguardo la sua possibile candidatura alle elezioni europee. Durante un evento a Milano, ha condiviso i suoi pensieri, sottolineando che la decisione è ancora in sospeso: “Le richieste sono tante, ma devo ancora valutare se candidarmi o meno“.
Vannacci: la possibile candidatura alle Europee
Questa riflessione evidenzia la complessità della scelta che Vannacci deve fare, non solo in termini politici ma anche personali.
“Si tratta di scegliere tra tanti partiti… In questo momento devo scegliere se partecipare o no“. Vannacci ha espresso il desiderio di prendere questa decisione in autonomia, considerando l’impatto che avrà sulla sua vita e quella della sua famiglia: “Mi piace essere il padrone del mio destino… una decisione che riguarda la mia vita, la mia famiglia, il mio futuro e che prenderò da solo“.
Il supporto alla Polizia e la libertà di manifestazione
In un contesto di crescente attenzione alle dinamiche di ordine pubblico, Vannacci ha chiarito la sua posizione riguardo il ruolo della polizia e il diritto alla manifestazione. “È chiaro che mi schiero con la polizia e con chi tutela l’ordine pubblico. Il diritto alla manifestazione è sacrosanto ma è soggetto a delle regole e le forze dell’ordine sono lì per farle rispettare“.
Questa dichiarazione arriva in un momento in cui il dibattito pubblico è particolarmente acceso, a seguito degli eventi di Pisa e Torino. Vannacci nega l’esistenza di una repressione del dissenso, sostenendo la necessità di un equilibrio tra libertà di espressione e rispetto delle norme: “Non credo ci sia repressione del dissenso… non mi sono mai sentito represso“.
Durante il medesimo evento, Sylvie Lubamba, ex modella e showgirl di origini congolesi, ha espresso il suo sostegno a Vannacci. “Sono venuta qui a suo sostegno. Molti della mia etnia si sono sentiti offesi, anche mia madre. Io sono d’accordo con lei, se dice che non abbiamo gli stessi lineamenti di un italiano è vero”.