Sei fratelli di età compresa tra i 2 e i 15 anni subivano punizioni brutali. Arrestati i genitori per maltrattamenti.
Quando si pensa alla famiglia, si immagina un luogo di amore, protezione e sicurezza soprattutto quando si parla di genitori. Purtroppo, per sei fratelli di età compresa tra i 2 e i 15 anni, la realtà era ben diversa. Una storia scioccante è emersa nei giorni scorsi in provincia di Pistoia, dove una coppia, fuggita dalla guerra in Ucraina, si è trovata al centro di un’indagine per maltrattamenti in famiglia.
Un incubo familiare in provincia di Pistoia
Le indagini sono partite dopo la fuga della figlia maggiore, una ragazza adolescente, che ha trovato il coraggio di rivolgersi ai servizi sociali. Il suo racconto ha aperto uno squarcio su un inferno domestico fatto di punizioni disumane, insulti e violenze fisiche. Per confermare i sospetti, le autorità hanno installato telecamere nascoste nell’abitazione, rivelando una realtà ancora più inquietante.
Punizioni brutali e violenze quotidiane
Dalle registrazioni delle telecamere sono emersi dettagli agghiaccianti. I bambini venivano costretti a rimanere per ore in ginocchio sul sale grosso, con le braccia alzate, come forma di punizione. Ogni errore, ogni comportamento considerato inadeguato, portava a nuove sofferenze. La madre, una donna di 36 anni, era la principale esecutrice delle punizioni, ma anche il padre avrebbe avuto un ruolo attivo nei maltrattamenti.
Un episodio particolarmente grave riguarda uno dei fratelli minori, che sarebbe stato colpito con un coltello alla gamba, tanto da riportare una cicatrice permanente. Gli insulti e le botte erano all’ordine del giorno, rendendo la casa un vero e proprio luogo di terrore per i sei fratelli.
A raccontare la vicenda è stato Il Tirreno, che ha seguito da vicino l’inchiesta. Ora i due genitori sono stati arrestati e i bambini sono stati affidati ai servizi sociali. Un dramma che, grazie al coraggio della primogenita, ha finalmente trovato una via d’uscita.
