Gennaro Gattuso in conferenza stampa a Milanello: le prime parole del tecnico del Milan.
Le dichiarazioni di Gennaro Gattuso nella conferenza stampa di presentazione a Milanello.
Apre la conferenza stampa Marco Fassone: “Rino non ha bisogno di presentazioni, sarà una chiacchierata di tipo tecnico-calcistico, parlate di calcio. Il cielo non è sereno su Milanello, la stagione è nata male, i numeri non sono positivi ma lo sapete. Questa è la ragione per cui ho passato la nottata in bianco domenica. È stata una decisione sofferta per il rapporto che si è creato. Non siamo riusciti a portare avanti il progetto. A Vincenzo non posso non dire grazie per quello che ha fatto, dalla Supercoppa alla qualificazione all’Europa League. Gli errori li abbiamo commessi tutti, ora si gira pagina con un nuovo capitolo.
La seconda riflessione riguarda Mirabelli. Ha la mia totale fiducia per tutto quello che è stato fatto. Ha delle responsabilità importantissime. Non andremo sul mercato a gennaio perché crediamo in questa squadra. Sappiamo cosa non ha funzionato e risolveremo i problemi.
La terza e ultima parentesi riguarda Gattuso. La scelta di Rino non è stata fatta per motivi finanziari, lui è la scelta giusta da fare in questo momento. Per Rino parla la storia, conosce questo ambiente meglio di chiunque altro. Con la Primavera ha ottenuto ottimi risultati. Non è una scelta paracadute. Mi è piaciuto molto il suo approccio, la passione che lo caratterizza“.
Mirabelli. “Perché Gattuso? Perché conosco abbastanza bene la squadra che abbiamo fatto. Rino ha delle caratteristiche importanti, ha dei concetti che a me piacciono tantissimo. Io credo che ci potrà dare qualcosa di importante“.
Gattuso e le esperienze passate. “È un giorno importante, c’è la consapevolezza che ci sarà da lavorare, sarà un lavoro duro ma sarà un piacere farlo. I giocatori possono e devono fare di più, qua c’è tutto per lavorare. La responsabilità è grandissima. Quando si è giovani dicono che bisogna fare esperienza. Io in questi anni ho fatto da allenatore più di duecento partite. I problemi del Milan? Io ho il mio modo di vedere il calcio. Giocheremo con la difesa a tre ma la difesa a tre deve giocare di reparto. Noi guardiamo ai concetti di palla, tempo e spazio e su questo lavoreremo. Con Vincenzo ho avuto un rapporto bellissimo ma abbiamo un modo diverso di vedere il calcio. A Vincenzo piace il palleggio, anche a me ma io penso che negli ultimi metri si debba verticalizzare, gli attaccanti devono fare movimenti. Bisogna fare gruppo? Bisogna anche preparare le partite. Per me il gruppo è importante, ma non sono solo i giocatori, anche le persone che sono a contatto con i giocatori“.
Gattuso, le emozioni. “Quando entro a Milanello capisci che è il paradiso. Qua hai una struttura incredibile. Qua il sei e il sette del mese gli stipendi arrivano puntualmente. Per me è un privilegio allenare una squadra così“.
Mirabelli sui nuovi acquisti. “Io credo che tutta la rosa ha reso meno rispetto alle aspettative. Speriamo che Rino riesca a tirar fuori le qualità che tutti noi conosciamo“.
Gattuso e le prime difficoltà. “Io penso che questa squadra possa fare di più. Singolarmente i giocatori hanno grande qualità. Ora dobbiamo scendere in campo da squadra, essere quadrati, sacrificarci. Serve lo spirito battagliero. La squadra sa giocare, sa far girare la palla. Ora bisogna saper soffrire“.
Mirabelli, il bilancio. “Ad oggi non abbiamo visto il valore della nostra rosa. Oggi è presto per fare un bilancio. Siamo convinti di avere un’ottima squadra. Abbiamo investito su giocatori bravi ma giovani. Conoscevamo i rischi e sapevamo che avevamo bisogno di tempo. Le somme si tirano alla fine“.
Gattuso sulla Champions. “Io non guardo alla classifica, vivo alla giornata. Con il Benevento sarà come la finale della Coppa del Mondo. Ho giocato tantissimi anni a San Siro. Oggi mi sembra strano parlare ancora del Gattuso calciatore, mi sembra riduttivo parlare solo di grinta e cuore. A Coverciano non mi hanno regalato il patentino, ho studiato e studio ancora. Le partite si preparano anche con conoscenza. Difesa a tre e poi? Dipende da come stanno determinati giocatori. Sono sicuri i tre dietro e i quattro a centrocampo, davanti vediamo“.
Gattuso e Berlusconi. “Ho parlato con Berlusconi, il presidente lo conosco abbastanza bene, è capitato tantissime volte di parlare con lui. È un grande conoscitore di calcio, abbiamo parlato degli attaccanti, del DNA del Milan e di tutte le cose che pensa. Lo ascoltato con grande attenzione“.
Mirabelli sull’esonero di Montella. “Noi dopo ventitré partite abbiamo tirato dei bilanci. Non avevamo il mal di pancia dopo il Torino, abbiamo analizzato tutto quello che è successo“.
Gattuso con Yonghong Li e sul nuovo Gattuso. “Il presidente non parla inglese, in questi giorni troviamo il modo di scambiare due parole. Non parla neanche il calabrese… Il nuovo Gattuso? Kessié è molto più esplosivo e con qualche gol in più nelle gambe. Oggi abbiamo bisogno di voglia e mentalità per fare molto di più“.
Mirabelli sulle dichiarazioni di Montella. “Mi sembra che Montella abbia sempre detto che le scelte di mercato erano condivise, non so perché non abbia commentato ieri“.
Il “nuovo” Gattuso. “Ho preso tante legnate, mi sono fidato tantissimo delle persone, ho portato anche persone in condizioni di non prendere uno stipendio, è successo a Creta, è successo a Pisa. La passione ci ha fatto fare tanto, anche errori. Eravamo senza un campo di allenamento. Ho la voglia, la passione. Fai questo lavoro così complesso e così difficile soprattutto per la passione, voglio fare questo mestiere e penso di avere le caratteristiche giuste per farlo. La diffidenza? Non mi danno fastidio. Quando giocavo dicevano che ero uno scarpone, che sono stato baciato dalla fortuna. Io la fortuna me la sono cercata, ho lavorato molto più degli altri per migliorarmi. La storia è andata avanti per diciotto anni, figuriamoci se mi possono dare fastidio le frasi sul mio arrivo in panchina“.
Gattuso sui rischi. “Se avessi pensato ai rischi non andavo a Creta. Sono in uno dei club più grandi al mondo, farò di tutto per fare bene, poi domani è un altro giorno. Ho anche la possibilità per non pensare ai rischi. Vado in ospedale quando dalla testa mi esce sangue, i punti non li metto prima. Crisi gol? La mia storia dice che le mie squadre segnano poco ma due o tre movimenti li abbiamo visti. La squadra contro il Torino mi è piaciuta, ho visto anche qualcosa di nuovo“.
Gattuso su Andre Silva. “Ha grandissime qualità, ha un grandissimo mercato, se lo proponi in giro per l’Europa lo comprano domani mattina. Tante volte va da solo, altre volte fa grandissimi tagli e non gli viene data la palla. Ora deve giocare con la squadra. Poche volte lo vedo fare un uno-due e andare in profondità“.
Mirabelli sulla scelta di Montella. “Avremmo dovuto cambiare in estate? Troppo facile parlare dopo. Per noi Montella rimane un ottimo allenatore. A volte per determinati momenti le cose non vanno, per noi era giusto continuare con lui. Purtroppo il calcio è quello che è, speriamo oggi di voltare pagina“.
Gattuso dopo Seedorf e Inzaghi. “Sono venuti prima il 10, poi il 9 poi l’8, spero di non fare la stessa fine degli altri. Giochiamo contro squadre ben organizzate, non ci sono partite facili in Serie A“.
Gattuso su Bonucci. “Non aspettatevi nulla. Bonucci è il capitano e rimarrà lui. Ho parlato con una delegazione della squadra, ho visto ragazzi che hanno voglia di lavorare. Gli ho solo chiesto senso di appartenenza e disciplina, il resto lo voglio vedere in campo. Non mi interessa se escono la sera o non vanno d’accordo fuori dal campo, voglio che si sacrifichino in campo”.
Gattuso, la miglior qualità. “Un allenatore deve avere più qualità. Se alleni male la domenica non vanno, se sbagli la formazione titolare le cose non vanno. Io mi sento a mio agio quando lavoro in campo“.
Gattuso su Cutrone. “Durante la settimana vedo molto il lavoro in campo. Parte come tutti gli altri. Ha il veleno addosso, sembra un tarantolato, abbiamo bisogno di questo spirito“.
Gattuso sulla sorpresa in rosa. “Sento dire che Suso può giocare solo a destra. Vediamo se è davvero così”.
Gattuso sui trofei. “In Europa League abbiamo passato il turno, in TIM Cup abbiamo gli Ottavi di finale. Quando si perde deve bruciare il… mi avete capito. Quando si vince siamo tutti belli. Voglio vedere la tristezza quando si perde“.
Gattuso traghettatore. “Traghettatore? Settantadue punti a disposizione dicono che non sono un traghettatore. So di non piacere a tutti, so anche quelli che sono i miei meriti. Come mi definisco? Uno che deve imparare a contare, uno che sente molto le partite. Mi sento vivo, quando scendo in campo sento ancora lo stesso formicolio“.
Gattuso sulla formazione. “Bisogna pedalare in settimana. Il primo allenamento? Il primo giorno è di aerobica, domani si lavora sul piano muscolare, gli altri giorni studiamo la partita”.