Genova un mese dopo il crollo del Ponte Morandi: la tragedia degli sfollati e la lotta politica che rallenta la rinascita.
Alle ore 11.36 del 14 agosto iniziava uno dei capitoli più tristi della recente storia italiana: il crollo del Ponte Morandi di Genova. Le prime notizie che arrivano dalla città ligure sono confusionarie. Si parla del crollo di un tratto dell’Autostrada A10, non si capisce se ci siano persone coinvolte nell’incidente. Ce ne saranno, così come ci saranno i morti. Quarantatré, ma si scoprirà solo a giorni di distanza, dopo ore di ricerche ininterrotte.
14 agosto 2018: il crollo del Ponte Morandi
La dinamica dell’accaduto sarà chiara solo con il passare delle ore. Circa duecento metri del tratto di A10 del cavalcavia noto come Ponte Morandi, dall’ingegnere che ha progettato il ponte che attraversa Genova, sono caduti nel vuoto. Scomparsi. Precipitati su via Fillak e sul letto del torrente Polcevera. Bastano pochi minuti per realizzare che quella appena avvenuta è una tragedia.
Il tempo del dolore. L’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi
Siamo di fronte alla prima emergenza del governo Lega-Movimento Cinque Stelle, in carica solo da pochi mesi. Il Paese conosce nel peggiore dei modi il nome della società Autostrade per l’Italia, il gruppo che gestisce circa metà delle autostrade italiane. Mentre ancora non si dispone del bilancio definitivo della catastrofe, inizia lo scontro tra lo Stato e i privati, con il MoVimento che dichiara di essere intenzionato a revocare la concessione alla società riconducibile alla famiglia Benetton. In quello che tutti definiscono come il momento del dolore inizia una battaglia politica destinata a durare settimane.
Intanto a Genova centinaia di persone vengono fatte allontanare dalle proprie abitazioni per il rischio crolli. La paura è che la parte del ponte rimasta in piedi possa crollare sulle case. Inizia la tragedia degli sfollati.
La Procura di Genova apre un’inchiesta sull’accaduto.
Di seguito il video del crollo del Ponte Morandi:
https://www.facebook.com/113510678752010/videos/654088851633077/
Crollo del Ponte Morandi: i funerali solenni
Si tengono il 18 agosto i funerali solenni per le vittime del crollo del Ponte Morandi. O meglio, per alcune delle vittime del Ponte Morandi. Al tempo infatti non erano ancora state ritrovate tutte le vittime mentre molte famiglie avevano deciso di vivere il proprio dolore in forma privata, rifiutando l’invito fatto dallo Stato, quello stesso Stato visto come colpevole e responsabile della tragedia.
Crollo del Ponte Morandi. Il tempo delle polemiche
A settembre infuria ormai la battaglia. Le istituzioni non riescono a trovare un accordo sulla ricostruzione del cavalcavia e su chi debba gestire la rete autostradale italiana. Il 4 settembre gli sfollati scendono in piazza per manifestare contro lo Stato accusandolo di aver messo al primo posto le aziende.
A un mese dal crollo del Ponte Morandi
Il 14 settembre del 2018, a un mese dal crollo del Ponte Morandi, Genova torna a riunirsi in un momento di raccoglimento per le vittime della tragedia con un evento in piazza De Ferrari
Mattarella: “Genova non attende auguri ma la concretezza delle scelte”
“Genova non attende auguri o rassicurazioni ma la concretezza delle scelte e dei comportamenti – scrive in una nota il presidente Sergio Mattarella. Ricostruire è un dovere. Ritrovare la normalità, una speranza che va resa concreta. Bisogna farlo in tempi rapidi, con assoluta trasparenza, con il massimo di competenza“.
Fonte foto: https://twitter.com/Sabatini/status/1029457265223446530