Mentre proseguono gli scavi dei vigili del fuoco, iniziano ad essere prese in considerazione le ipotesi sulla causa della tragedia.
Genova continua a lavorare per cercare di soccorrere chi ancora ne ha bisogno, di rialzarsi dopo la tragedia del ponte Morandi, di cercare le cause del dramma per far sì che possa non accadere più, qui come altrove.
Secondo le prime ipotesi avanzate dal docente dell’Università di Genova Antonio Brencich, quella più credibile potrebbe portare alla rottura di uno strallo, un cavo d’acciaio. Così ha parlato il professore, come riferito dall’Ansa: “La voce che gira è che il collasso sia stato attivato dalla rottura di uno strallo, ci sono testimonianze video che vanno in questo senso“.
Genova, si ipotizza la rottura di un cavo d’acciaio
Continua il docente: “La rottura di uno strallo è un’ipotesi di lavoro seria, ma dopo tre giorni è solo un’ipotesi“. Al contrario, però, alcune delle ipotesi portate avanti dai non esperti negli scorsi giorni sarebbero del tutto inconcepibili: “La pioggia, i tuoni, l’eccesso di carico sono ipotesi fantasiose che non vanno prese neanche in considerazione“.
Crollo ponte Morandi, luci spente al Colosseo
In vista dei funerali di Stato indetti per domani, il Mibac ha reso noto che le luci del Colosseo rimarranno spente dalle ore 22 alle ore 23 in segno di lutto. Annullati anche tutti gli spettacoli serali previsti all’interno dell’anfiteatro.
Intanto Genova continuano le ricerche dei dispersi. Uno dei simboli di questa tragedia, il camion fermatosi proprio sull’orlo del baratro, è stato invece spostato, ed è stato abbattuto nella notte l’enorme blocco di cemento crollato nel torrente. Dopo la messa in sicurezza delle persone il piano dei vigili prevede lo spostamento delle macerie, da effettuare possibilmente prima dell’arrivo delle piogge.
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