Genova, i resti del Ponte Morandi sotto osservazione: rumori dai resti del viadotto rimasti in piedi dopo il crollo di parte del viadotto.
Ancora ore di apprensione a Genova, dove dalle prime ore del 20 agosto è stata chiusa la zona rossa a causa di un’attività insolita della parte del Ponte Morandi rimasta in piedi dopo il crollo.
Genova, rumori dai resti del Ponte Morandi
Dalla sera del 19 agosto sono arrivate le prime segnalazioni legate ad alcuni rumori del ponte, segnalazioni arrivate sia dai cittadini che dalle autorità. Da qui la decisione di chiudere del tutto la zona rossa e interrompere le operazioni di recupero dei beni degli sfollati.
Genova, chiusa la zona rossa a est del Ponte Morandi
L’area interessata alla chiusura totale è quella compresa tra via Fillak e via Porro. Autostrade per l’Italia è stata incaricata di fornire i dati dei monitoraggi relativi alle condizioni della parte del viadotto ancora in piedi. I tronconi di ponte sono stati sequestrati dalla magistratura che intanto sta procedendo con le indagini. Al momento l’ipotesi è che il ponte si sia piegato prima di crollare collassando su sé stesso causando la morte di quarantatré persone.
La preoccupazione degli imprenditori del versante ovest
Sul lato ovest del Ponte Morandi, dove sorgono diverse aziende e capannoni, regna invece l’incertezza da parte degli imprenditori che sperano di poter tornare presto al lavoro. La zona sarebbe ancora ritenuta a rischio perché si teme che alcuni capannoni rimasti coinvolti dal crollo siano pericolanti e potrebbero quindi crollare causando danni agli stabili che sorgono nei pressi. I riflettori sono puntati soprattutto sul capannone della società di riciclo, colpito dalle macerie.
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