Il ritrovamento è avvenuto ieri sera nelle acque tra Santa Margherita Ligure e Chiavari: si indaga per omicidio.
La macabra scoperta è stata effettuata da alcuni diportisti in rada lungo le coste del Levante di Genova. E’ stata la Guardia Costiera a recuperare il cadavere, ritrovato senza mani e con la testa amputata. Il pubblico ministero Daniela Pischetola ha aperto un fascicolo per omicidio per poter eseguire tutti gli accertamenti.
Il macabro ritrovamento a Genova
La macabra scoperta risale a ieri: inizialmente è stata trovata una delle mani, alla foce del fiume Entella. Da lì sono partite le ricerche fin quando, durante la notte, è stato ritrovato il cadavere del ragazzo in mare. La testa ancora non è stata trovata, mentre solo questa mattina è stata trovata la seconda mano, sulla spiaggia di Chiavari.
Il recupero del cadavere è stato effettuato dalla Capitaneria di porto dopo la segnalazione di alcuni diportisti. Sul posto sono giunti anche i Carabinieri di Genova per le indagini sul caso. Il pubblico ministero Daniela Pischetola ha aperto un fascicolo per omicidio, per eseguire tutti gli accertamenti.
Secondo le prime ipotesi, il corpo potrebbe essere stato in acqua al massimo due giorni. Nelle prossime ore avverrà l’analisi del Dna per avere la certezza che mani e corpo appartengano alla stessa persona. Non è ancora chiaro se le ferite e l’amputazione di testa e mani siano compatibili o meno con un incidente: non si esclude con l’impatto con l’elica di un’imbarcazione.
Chi è il giovane trovato morto
Il cadavere apparterrebbe a un giovane migrante egiziano di 19 anni. Si chiamava Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla, il quale sembrerebbe essere stato ospite di una comunità per minori stranieri non accompagnati fino al compimento dei 18 anni.
Dopo la maggiore età, avrebbe lasciato la comunità di Genova iniziando a fare qualche lavoretto. Non si conosce l’attuale residenza della vittima né risultano denunce di scomparsa.
