Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha parlato del problema del gas russo, nell’ambito della guerra in Ucraina.
La guerra in Ucraina è un argomento estremamente dibattuto, specialmente a causa degli strascichi dell’invasione russa nei confronti dell’Unione europea e dell’equilibrio geopolitico mondiale. Il gas che proviene dalla Russia è uno dei punti più dibattuti del conflitto attuale, in quanto molti Paesi europei sono dipendenti dal petrolio russo. Anche il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha parlato del problema.
Le parole del commissario europeo all’Economia
“La nostra proposta è di arrivare all’embargo tra 6-9 mesi per diversi prodotti petroliferi”. Queste le parole di Gentiloni all’evento Nuovi scenari economici globali: le sfide da superare per l’Italia2030. “Arriveremo, con un percorso comune, anche alla decisione di arrivare gradualmente all’embargo sul petrolio, penso sia una decisione ragionevole. Non dobbiamo nasconderci che avrà un impatto sulle nostre economie“, oltre che su quella della Russia.
I Paesi membri dell’Unione europea arriveranno a un “percorso comune” al fine di decretare un embargo “graduale” alle importazioni di gas dalla Russia. Questa è la previsione di Gentiloni, che, nel mezzo di un webinar organizzato dal Messaggero, ha commentato in tal modo le schermaglie in corso in merito al sesto pacchetto proposto dalla Commissione europea. Il provvedimento che è stato proposto ieri dalla Commissione europea prevede inoltre un embargo all’importazione di greggio dalla patria di Vladimir Putin, effettivo entro sei mesi, nonché entro fine 2022 per i prodotti raffinati. Nella giornata di ieri, l’Ungheria ha minacciato di porre il veto.
“Penso – ha aggiunto Gentiloni – che arriveremo a un percorso comune anche sulla decisione” di decretare un “graduale embargo sul petrolio” russo. “Penso che sia una decisione ragionevole”, ha commentato il commissario, sottolineando che “non dobbiamo nasconderci che avrà un impatto sull’economia europea”, eppure avrà un effetto “molto maggiore sull’economia della Russia”.