In Germania, un uomo ha aperto il fuoco vicino al consolato israeliano. Le forze dell’ordine sono intervenute, neutralizzando l’assalitore.
Momenti di tensione in Germania a Monaco di Baviera, dove un uomo ha aperto il fuoco nei pressi del consolato israeliano. L’attacco, avvenuto la mattina del 5 settembre, ha messo in allerta la città, richiamando l’immediato intervento della polizia tedesca. Le forze dell’ordine sono riuscite a neutralizzare l’assalitore, che è stato colpito a morte dopo uno scontro a fuoco. Fortunatamente, non si registrano feriti tra i civili o le forze di sicurezza.
La polizia isola la zona: indagini in corso in Germania
Il consolato si trova in una zona particolarmente sensibile dal punto di vista storico e simbolico, vicino al Centro di documentazione sul nazismo e alle rovine della Casa Marrone, l’ex sede del partito nazionalsocialista. Questo dettaglio non può essere ignorato, considerando che il giorno dell’attacco coincide con l’anniversario dell’attentato terroristico alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Le autorità stanno indagando se vi sia una connessione tra i due eventi.
Dopo il tragico evento, la polizia ha immediatamente isolato l’area circostante, bloccando il traffico tra Briennerstrasse e Karolinenplatz. Sono state istituite barriere di sicurezza per impedire l’accesso ai civili e consentire alle forze dell’ordine di condurre le indagini. Secondo le prime ricostruzioni, l’assalitore avrebbe agito da solo, anche se le autorità non escludono altre piste e stanno vagliando ogni possibile collegamento.
Un video dell’accaduto, diffuso sui social, sembra mostrare gli istanti concitati dello scontro a fuoco tra l’assalitore e le forze di sicurezza. Nonostante la rapidità dell’intervento, rimangono ancora molti interrogativi da chiarire sulle motivazioni del gesto.
Un contesto storico delicato
La scelta di posizionare il consolato israeliano in questa particolare area di Monaco aveva già fatto discutere in passato. Inaugurato nel 2015, il consolato si trova a pochi passi da un luogo carico di storia, dove sorgeva il cuore del regime nazista. Dopo 70 anni dall’Olocausto, la presenza del consolato in una zona così simbolica rappresenta un potente monito, ma anche una sfida per la sicurezza.