Siamo ormai abituati al fatto che le vincite dei game show siano in gettoni d’oro. Ma perchè si utilizzano? E cosa sono realmente?
Quasi ogni sera festeggiamo con i concorrenti dei quiz televisivi vincite esorbitanti ed invidiabili: cifre da capogiro o anche più modeste, che sono però sempre accompagnate dall’espressione “in gettoni d’oro“. Ma cosa significa realmente? Perchè i montepremi non vengono liquidati in contanti? E, a questo punto, quanto valgono davvero le vincite dei giochi? Scopriamolo insieme.
Cosa sono i gettoni d’oro
I gettoni d’oro sono il metodo utilizzato dalle emittenti televisive italiane per corrispondere ai concorrenti le somme vinte nei programmi a quiz. Da L’Eredità a Caduta libera, tutte le trasmissioni tramutano i “100.000 euro” o i “5.000 euro” del caso in vere e proprie monete, composte da vero oro.
Tali monetine presentano il logo dell’azienda tv che le ha commissionate su una delle facce. Che siano marchiate Rai, Mediaset o Sky, tutte hanno un peso variabile, compreso tra gli 8 e i 10 grammi. E’ fondamentale sapere però che esse non sono formate dal metallo prezioso puro, bensì sono in genere realizzate in oro 18 carati, con un titolo che in gergo tecnico si definisce 750/1000. Cioè, su mille pezzi dai quali un gettone è composto, solamente 750 sono in oro, mentre i restanti sono formati da una miscela di altri metalli utili a stabilizzare l’elemento prezioso durante le fasi di lavorazione.
Perchè sono impiegati dalla tv italiana?
Per trovare le origini della pratica di convertire i montepremi in gettoni d’oro nei quiz bisogna fare un salto indietro ai primi anni di vita della televisione. Con le primissime trasmissioni mandate in onda a partire dal 1954, si è posto il problema di come liquidare le vincite, ma le autorità si sono rivelate subito molto chiare a riguardo.
La legge italiana infatti impedisce il gioco d’azzardo e, dunque, vieta che le vincite vengano corrisposte in denaro contante, al di fuori dei contesti regolamentati. Da qui, la soluzione messa in atto dal 1955 di consegnare ai concorrenti vincitori dei game show un quantitativo di monetine in oro 18 carati stabilito sulla base della cifra vinta.
In realtà, una sentenza del 2018 del TAR del Lazio ha concesso alle televisioni di liquidare i montepremi anche in denaro contante. Tale decisione è valida dall’1 gennaio 2019, ma ha lasciato comunque libera scelta alle emittenti. Di fatto, ancora oggi, Rai, Mediaset e colleghi impiegano principalmente i gettoni d’oro.
Quanto valgono davvero i premi dei quiz?
Stabilito che la conversione da euro a gettoni d’oro è un’abitudine e una tutela dal punto di vista legale per la televisione italiana, passiamo a capire il guadagno reale che arriva in tasca ai concorrenti. Verrebbe naturale pensare che il calcolo venga fatto in modo perfetto, e cioè, che i vincitori dei quiz ricevano una quantità di monetine tale da arrivare esattamente alla cifra in euro che compare sui teleschermi alla fine della puntata. Ma non è proprio così.
Innanzitutto, è da considerare che qualsiasi premio subisce una tassazione. Dall’importo iniziale, bisogna sottrarre l’aliquota IVA, che in Italia vale il 22%. Da un montepremi di 100.000 euro, dunque, vengono subito tolti 22.000 euro. A questi, si aggiunge un altro 20% di ritenute fiscali sulle vincite televisive (considerate “redditi diversi”), che fa scendere ulteriormente la cifra da corrispondere in monete.
Partendo dalla nostra ipotetica vittoria di 100.000 euro, quindi, l’emittente tv dovrebbe recapitare al vincitore gettoni d’oro per un totale di 62.400 euro. E non è finita qui. Il valore di un gettone d’oro non è fisso o predeterminato. Non è perciò possibile affermare che 1 gettone corrisponda ad 1 euro o a qualsiasi altra cifra.
Il suo valore è variabile, e dipende sia dalle percentuali di oro effettivamente contenute nelle monete – abbiamo visto che non sono di oro puro – sia dalle quotazioni di mercato riferite al metallo. Sappiamo che l’oro è il bene rifugio per eccellenza, per cui il suo prezzo in borsa può oscillare ampiamente nel giro di pochi mesi.
Questa variabilità è da tenere di conto al momento del ritiro del premio, quando bisogna effettuare il cambio nella valuta corrente reale. Per fare ciò, bisogna rivolgersi ad un banco metalli, ed è importante valutare due fattori. Uno è il periodo da individuare per ottenere il massimo guadagno, a seconda di quanto è quotato l’oro. Il secondo sono le eventuali spese di commissione o di spedizione imposte dal banco scelto.
Cosa fare una volta incassati i gettoni d’oro?
Fatta chiarezza su cosa siano i tanto citati gettoni d’oro e su quale sia il loro valore, resta ora da rispondere ad un’ultima domanda: come si deve comportare chi ha effettivamente vinto una somma ad un gioco a premi in tv? Vediamo di seguito tutti gli step che separano i vincitori dal loro agognato guadagno.
Il primo attore a dover muoversi è l’emittente televisiva che cura il quiz, la quale deve incaricare un banco metalli di forgiare il giusto quantitativo di monetine – decurtato già di tutte le tasse – con il proprio logo. Nel giro di massimo 6 mesi dalla vincita, è poi lo stesso banco a doversi occupare di contattare il concorrente e di comunicargli il numero esatto di gettoni che gli spettano.
Il vincitore, a questo punto, può recarsi ad incassare la sua vincita, che dovrà successivamente convertire in euro. Per effettuare questo passaggio, ha davanti a sè due possibilità. La prima è quella di affidarsi allo stesso banco metalli che ha erogato le monete, senza di fatto mai ritirarle fisicamente, quanto piuttosto lasciando che sia la società stessa a fare il cambio e a consegnargli il corrispettivo in denaro. Questa strada non prevede spese di spedizione, ma comprende sicuramente il costo di commissione, che diminuisce ancora l’importo di almeno il 5%.
La seconda opzione è invece quella di ritirare le monetine o farsele spedire a casa (e questo passaggio ha di solito un costo), per poi venderle autonomamente presso un qualsiasi banco metalli o compro oro. In questo modo è possibile fare tutte le valutazioni del caso e scegliere l’attività che offre le migliori condizioni, anche in termini di costi di commissione, nonché il momento in cui le quotazioni dell’oro sembrano più favorevoli, così da massimizzare il proprio guadagno.
Una volta deciso quale percorso intraprendere, il concorrente riceverà la somma che gli spetta solitamente tramite bonifico o assegno circolare, e potrà quindi finalmente godersi la sua vincita.