Shock, zio ucciso e gettato nel forno: il killer è introvabile

Shock, zio ucciso e gettato nel forno: il killer è introvabile

Giallo su Giacomo Bozzoli, il killer che ha ucciso e gettato nel forno suo zio. L’omicida risulta introvabile. Cosa sta succedendo.

Si torna a parlare della terribile vicenda che riguarda Giacomo Bozzoli, l’uomo accusato di aver ucciso lo zio e di averlo gettato nel forno. La Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per l’uomo per i fatti accaduti nell’ottobre 2015. Ora, però, la situazione è diventata surreale con il killer che risulta introvabile non essendo stato rintracciato fino ad ora dalla polizia per essere portato in carcere.

Giacomo Bozzoli, lo zio ucciso e gettato nel forno: i fatti

La vicenda dell’uccisione dello zio, come detto, risale al 2015. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Giacomo Bozzoli avrebbe aggredito il parente vicino ai forni della fonderia di famiglia nel Bresciano ma poi avrebbe affidato il “compito” di gettare il corpo nel fuoco ad un dipendente dell’azienda, Giuseppe Ghirardini. Quest’ultimo, poi, era sparito nel nulla a sua volta sei giorni dopo la scomparsa di Bozzoli e venne ritrovato senza vita il 18 ottobre 2015 nei boschi di Case di Viso, ucciso da una capsula di cianuro rinvenuta nello stomaco. Ghirardini, all’epoca, venne indicato come l’unica di due persone che, oltre a Giacomo Bozzoli, gravitavano intorno al “ristretto ambito spaziale e temporale” dell’omicidio.

La conferma dell’ergastolo e la “sparizione”

Per i fatti avvenuti ai danni dello zio, Bozzoli venne condannato all’ergastolo già in primo grado e in appello a Brescia. Negli ultimi nove anni, il killer era rimasto in libertà e non ha seguito l’udienza a Roma, mentre in tribunale era presente il padre Adelio. Proprio l’uomo aveva spiegato che il figlio stava aspettando l’esito dell’udienza nella sua abitazione sul lago di Garda ma, una volta che le autorità, confermato l’ergastolo, si sono dirette per prelevarlo, ecco la sospresa: di lui nessuna traccia.

L’uomo sarebbe dovuto essere condotto in carcere ma i carabinieri giunti nella sua abitazione non hanno trovato nessuno e, ancora ora, sono in corso le ricerche per rintracciarlo. La sentenza impugnata aveva confermato quella della Corte d’Assise del 30 settembre 2022, che aveva condannato Bozzoli alla pena dell’ergastolo con l’isolamento diurno per un anno.

Argomenti