Le indagini sulla morte di Alice Neri, la 32enne trovata morta a Concordia, continuano.
Le indagini sulla morte di Alice Neri a Concordia continuano e gli inquirenti stanno esaminando i filmanti in cui si vedono due veicoli transitare vicino al luogo in cui è stato ritrovato il corpo della donna di 32 anni la notte della sua scomparsa.
Secondo quanto riferito dal giornale “Il Resto del Carlino”, gli inquirenti stanno valutando il coinvolgimento di due veicoli ripresi dalle telecamere di sorveglianza nei pressi di via Mazzalupi e delle strade circostanti la notte in cui Alice è stata ammazzata. Queste auto sono diverse dalle due Mito bianche, il cui coinvolgimento è stato già escluso, poiché appartenenti a operai che stavano andando al lavoro alle 5 del mattino sulla strada provinciale.
Questo potrebbe anche indicare che altre persone sono coinvolte nell’omicidio oltre a Mohamed Gaaloul, il 29enne che attualmente è il sospettato principale per la morte di Alice Neri. La Procura considera la sua fuga improvvisa in Francia pochi giorni dopo l’assassinio come la prova più significativa del suo coinvolgimento. Inoltre, la testimonianza del 29enne che ha ammesso di aver accettato un passaggio da una giovane donna bionda è un altro elemento che lo implica.
L’udienza il 3 febbraio
Intanto, si attende il prossimo 3 febbraio, data fissata per l’udienza presso il tribunale dell’appello, dopo che l’avvocato Roberto Ghini, che rappresenta Mohamed Gaaloul, ha presentato una richiesta di scarcerazione e ha chiesto che venga effettuata un’analisi delle prove per tutti e tre gli indagati: il tunisino di 29 anni, il marito di Alice e il suo collega di lavoro con cui ha trascorso l’ultima notte della sua vita.