Giampaolo dopo Feronikeli-Milan: “Leao e Paquetà due istintivi, devo lavorare sulla posizione in campo”

Giampaolo dopo Feronikeli-Milan: “Leao e Paquetà due istintivi, devo lavorare sulla posizione in campo”

Marco Giampaolo, al termine dell’amichevole del Milan in Kosovo, ha parlato della prestazione dei rossoneri e di alcuni singoli.

Il Milan di Giampaolo è di rientro dalla trasferta in Kosovo, dove i rossoneri hanno piegato i campioni nazionali del Feronikeli grazie alle reti di Suso e di Borini. Una buona prova di Romagnoli e compagni nonostante la caratura degli avversari.

Le parole di Giampaolo

Al termine del match, Marco Giampaolo ha rilasciato importanti dichiarazioni a Milan Tv: “Siamo passati dal giocare con avversari molto forti ad uno più debole. Ci sono spunti sui quali lavorare e migliorarsi. È stata una sgambata per i calciatori, con ritmi più bassi rispetto alle ultime partite. Però – ha precisato il tecnico rossonero –, anche in questo tipo di gare, c’è sempre qualcosa da tirar fuori. Succederà anche in campionato di trovare squadre che faranno grande densità difensiva e dovremo trovare delle idee per scardinare quelle difese. Servono anche idee e approcci diversi rispetto all’avversario che troveremo davanti“.

Fonte foto: https://www.facebook.com/ACMilan

Il ruolo del trequartista

Giampaolo ha poi approfondito il discorso del trequartista, fondamentale nel 4-3-1-2: “Per me deve essere un calciatore di qualità. Il cui estro è suo patrimonio. Io posso dargli delle linee guida per come mettersi, ma tutto passa dal talento del giocatore“.

Il ritorno di Bonaventura

Nella ripresa ha giocato Bonaventura, il quale sta ritrovando la forma dopo il lungo infortunio: “Jack ha colpi, intuizioni. Vede il gioco. Deve ritrovare consapevolezza fisica, perché sono tanti mesi che è fuori. Deve avere pazienza, lavorare per ritrovare feeling con il suo corpo“. Così il tecnico del Milan.

Paquetà e Leao, istinto e… ordine!

Su Paquetà e Leao, infine, Giampaolo è chiaro: “Lucas lo vedo come mezzala. Lo devo mettere a posto e disciplinare. È molto istintivo. Rafael è anche lui un istintivo. L’istinto va bene, ma ci sono momenti in cui devi esser ordinato. È appena arrivato e devo capire quale sia la posizione migliore per lui in campo“.

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