Le rivelazioni di Gianluca Grignani sulla droga, le molestie subite e l’importanza dell’amicizia con Lucio Dalla.
Gianluca Grignani, uno dei cantautori più controversi della scena musicale italiana, si racconta senza filtri nella sua autobiografia “Residui di Rock’n’Roll”. In questo “diario sincero di un’artista”, Grignani svela dettagli intimi della sua vita, dalle difficoltà familiari alle sfide con la dipendenza, fino all’amicizia salvifica con Lucio Dalla.
L’amicizia con Lucio Dalla
In un’intervista a Repubblica, Grignani ricorda alcuni episodi significativi della sua vita, tra cui una fuga in Sudamerica e un’avventura a Londra. Durante il suo ritorno in Europa, il cantante si era tinto i capelli di biondo platino, un look che non passò inosservato neanche a Franco Battiato. Grignani racconta anche di un incontro con Pino Daniele, e di una notte indimenticabile a un concerto dei Pearl Jam, dove incontrò Lucio Dalla.
Grignani descrive Dalla come una figura chiave che gli insegnò a non aver paura: “Eddie Vedder sul palco completamente ubriaco, il suono della band si sentiva malissimo, ero circondato da persone che pogavano e lo facevano anche male. E a un certo punto da chi mi sento chiamare? Da Lucio Dalla. Era lì, si stava divertendo. Mi ha insegnato a non aver paura“.
Il libro di Grignani dedica molte pagine alla sua famiglia e al rapporto travagliato con i genitori. L’artista riflette sul suo arresto del 2014 e su come voleva che le persone conoscessero la sua versione dei fatti: “Era importante che le persone conoscessero la mia versione su quello che è successo durante quella cena in estate con amici e familiari“.
La famiglia e le sfide personali
Grignani ricorda anche sua madre, che, nonostante parlasse poco, gli fece conoscere Eric Clapton e nutrì la sua passione per la lettura. Un momento cruciale fu quando, a sette anni, malato a letto, lesse tutto d’un fiato “Il Ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde.
Dopo il ritorno sul palco di Sanremo, Grignani ha ripreso a suonare nei club, riempiendoli di nuovo. Il libro anticipa anche un nuovo disco: “Residui di Rock’n’Roll sarà un triplo album e le assicuro che sconvolgerà dei meccanismi. Sarà come Destinazione Paradiso e come La Fabbrica di Plastica. Con la differenza che oggi non sono più così incosciente“.
Grignani non nasconde neppure le sue battaglie contro la dipendenza. “C’è un capitolo, si chiama Il mostro ed inizia con un bel po’ di droga in un sacchetto. Anche qui: le speculazioni sono state tantissime. Dovevo raccontare la mia versione“.
Il cantante racconta anche di essere stato molestato da bambino durante un campo scuola del Coni. “È successo tanti anni fa ed è stato devastante per me. L’ho fatto per denunciare: queste cose accadono ancora“.
Con la sua autobiografia, Grignani non solo narra le sue vicende personali, ma lancia anche un messaggio potente di consapevolezza e redenzione, cercando di aiutare chi potrebbe trovarsi in situazioni simili.