La rivelazione di Gino Cecchettin su alcune scelte relative al killer di sua figlia Giulia, Filippo Turetta.
Il caso della povera Giulia Cecchettin, la ragazza assassinata dal fidanzato, Filippo Turetta, torna a coinvolgere tutta l’Italia. Infatti, ospite di ‘Che Tempo Che Fa’ con Fabio Fazio è stato il padre della compianta ragazza, Gino Cecchettin. L’uomo ha parlato del suo libro ‘Cara Giulia’ rivelando alcuni retroscena legati anche alle sue scelte che riguardano pure il killer.
Gino Cecchettin ha “ignorato” Filippo Turetta
Per Cecchettin si è trattato di un ritorno in tv da Fazio avendo già preso parte alla trasmissione in passato. L’uomo ha voluto parlare del suo libro ‘Cara Giulia’ e non sono mancati dettagli importanti.
Infatti, uno di questi, è relativo ad una scelta ben precisa dell’autore: non nominare mai per nome il killer della figlia, Filippo Turetta.
A chiedere al signor Gino di spiegare questa decisione è statè Fabio Fazio che ha ricevuto una risposta molto sincera: “Non cito il nome perché ho deciso fin da subito di concentrarmi su Giulia”, ha detto senza troppi giri di parole il padre della ragazza uccisa.
L’obiettivo del signor Gino è quello di parlare solo della figlia e dei suoi ideale e non gettare fango o pareri su chi l’ha uccisa.
Retroscena importante anche quello svelato sul rapporto tra lui e i genitori di Turetta: “Con i genitori (di Filippo Turetta, ndr) ci siamo sentiti per messaggi un paio di volte, l’ultima per Natale e rinnovo a loro tutto il mio sostegno, stanno vivendo ancora adesso un dramma”, ha dichiarato il padre di Giulia.
Le motivazioni sul libro
Tornando al senso della sua opera dedicata alla figlia e dal titolo ‘Cara Giulia’, Cecchettin ha spiegato come sia riuscito a scrivere il libro e cosa lo abbia spinto a farlo: “Il libro fa parte di un progetto più ampio, la realizzazione di una fondazione a sostegno di associazioni che già operano sul territorio. L’ho scritto per diversi motivi, perché ogni cosa che faccio cerco di capire cosa avrebbe fatto lei“.
Il padre della compianta ragazza ha poi aggiunto: “Iniziando a mettere nero su bianco le mie sensazioni, ho capito che quello modo migliore per elaborare il lutto, per far pace con quello che è successo e lasciare qualcosa di utile per gli altri”, ha concluso l’uomo.