Ad un anno dalla morte di sua figlia Giulia, Gino Cecchettin torna a parlare a ‘Che Tempo Che Fa’ anche del killer, Filippo Turetta.
Ormai è passato un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Dopo il femminicidio, la famiglia della ragazza, ed in particolale suo padre Gino Cecchettin, ha fatto di tutto per ricordarla e per fare in modo che non ci siano più vittime di tali violenze. L’uomo è intervenuto a ‘Che Tempo Che Fa’ con Fabio Fazio sul Nove, raccontando il percorso fatto in questo ultimo anno anche nei confronti dell’assassinio di sua figlia.
Gino Cecchettin a ‘Che Tempo Che Fa’
Tra i primi passaggi della sua intervista a ‘Che Tempo Che Fa’, Gino Cecchettin ha spiegato: “Abbiamo creato Fondazione Giulia Cecchettin, costituita qualche settimana fa ufficialmente e che presenteremo il 18 novembre a Montecitorio ufficialmente”.
L’obiettivo di tale Fondazione – ha detto il papà di Giulia – è quello di lottare contro “la violenza di genere, ma anche l’educazione e la sensibilizzazione rispetto a questo tema. Ho cercato di portare il bello di Giulia e il suo modo di vedere la vita. Lei amava vivere, era buona e altruista e su questa linea vorremmo continuare”. In questo senso è di vitale importanza il dialogo in famiglia.
Parlando, invece, del suo libro ‘Cara Giulia’, Gino ha detto: “Mi chiedo come si comporterebbe Giulia in questa situazione… non è vero che solo i figli possono imparare dai genitori. Anche noi possiamo imparare dai figli. Proprio in quel momento nasce in me qualcosa di più forte”.
Il dolore e il pensiero su Filippo Turetta
Durante l’intervista a ‘Che Tempo Che Fa‘ non è mancato un passaggio anche su Filippo Turetta. Come affermato anche in passato, il signor Gino ha spiegato: “Sono riuscito ad ascoltare le parole di Filippo senza odio o rabbia”. E ancora: “Siamo genitori per sempre, fino all’ultimo dei nostri giorni. Io sarò sempre il padre di Giulia”.