Gino Cecchettin torna da Fabio Fazio per presentare il suo libro “Cara Giulia”.
La puntata di Che Tempo Che Fa di stasera non sarà solo un appuntamento televisivo tra i tanti. Tra gli ospiti di Fabio Fazio, spicca la presenza di Gino Cecchettin, padre coraggio che ha saputo trasformare il dolore in parole, dedicando alla memoria della figlia Giulia – brutalmente uccisa dall’ex fidanzato – un libro intitolato “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”.
“Mettere a tacere la rabbia e dare un senso al dolore con quella tua grazia tranquilla che infondevi in tutte le cose. Voglio impararla da te, questa grazia“, così ricorda la figlia Giulia.
Gino Cecchettin: il legame con la figlia Giulia
Il volume, che arriverà nelle librerie dal 5 marzo, è un viaggio emotivo che parte dalla perdita della moglie Monica, scomparsa a causa di un cancro, fino alla tragica scomparsa di Giulia, offrendo uno sguardo intimo sulle profondità del dolore ma anche sulla capacità di trovare speranza e serenità.
“Cosa fosse il vero amore me l’ha insegnato Monica, nel periodo in cui si è ammalata. La prima volta nel 2016 abbiamo combattuto insieme e ce l’abbiamo fatta. Ma la seconda, nel 2019, è stata fatale“, racconta Cecchettin, sottolineando come la malattia e la perdita abbiano insegnato a lui il significato più profondo dell’amore e del sacrificio.
Dalla sofferenza alla speranza: il racconto da Fazio
Il dolore per la perdita di una persona cara è un tema centrale del libro e della vita di Cecchettin. La sua narrazione si fa carico di un messaggio di speranza, evidenziando come, nonostante la sofferenza, sia possibile trovare momenti di serenità ricordando i bei momenti condivisi con i propri cari.
“Ricordo esattamente la sera in cui c’è stato il cambiamento, la svolta. È successo la prima volta in cui abbiamo parlato della mamma col sorriso e non con tristezza“, confessa Gino, segnando un punto di svolta nel suo lungo cammino di elaborazione del lutto.
Nonostante la tragedia e l’irreparabile perdita di Giulia, Cecchettin guarda al futuro con una speranza cauta ma persistente. “E fra qualche anno penserò proprio a questo, alla gioia che ci hai portato in casa e che supererà il dolore senza fiato che provo in questo momento”, scrive nel libro, evidenziando come il ricordo di Giulia continuerà a essere una fonte di forza e orgoglio.
La visita alla tomba della moglie rappresenta un altro momento di profonda riflessione e sofferenza per Cecchettin, simboleggiando il punto di non ritorno nella sua esperienza di lutto. “Io non ti vedrò mai più…Non riuscivo a smettere. Non avevo mai pianto così in vita mia, nemmeno da bambino. Ho buttato fuori tutto quello che avevo dentro“, narra con dolore, sottolineando la definitività della perdita e il peso dell’assenza.