Macabro ritrovamento in un canale: “scomparso da sei giorni”, il giallo del borsone

Macabro ritrovamento in un canale: “scomparso da sei giorni”, il giallo del borsone

Il mistero della morte di Gino Panaiia e il ritrovamento del borsone contenente 20 chili di eroina: è giallo, aperte le indagini.

Il corpo senza vita di Gino Panaiia, il 25enne scomparso dal primo novembre scorso, è stato ritrovato nel Naviglio Pavese vicino al confine tra Casarile (Milano) e Rognano (Pavia). Dopo giorni di ricerche, il corpo è stato avvistato e recuperato dai Vigili del fuoco e identificato dai Carabinieri di Binasco grazie a distintivi tatuaggi. 

Gino Panaiia trovato morto: il mistero del borsone con 20 chili di eroina

La morte del giovane, che risiedeva a Zibido San Giacomo, rimane un giallo ancora tutto da chiarire: l’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia per confermare la causa del decesso e rilevare eventuali segni di violenza, così come riporta anche Leggo.it.

Gli investigatori stanno anche cercando di capire se la morte del ragazzo possa avere un collegamento con un sospetto borsone contenente 20 chili di eroina, ritrovato vicino alla cascina dove Panaiia è stato visto l’ultima volta prima di far perdere le sue tracce.

I Carabinieri hanno rinvenuto ulteriori 1.100 grammi di stupefacente avvolti in un cellophane nei pressi della stessa cascina, suggerendo un possibile legame con il traffico di droga.

Gli ultimi spostamenti del 25enne

La notte della scomparsa, Panaiia aveva passato la serata in un locale a Zibido San Giacomo con amici. Ripreso dalle telecamere del locale mentre si allontanava in scooter, il giovane è stato visto per l’ultima volta intorno alla mezzanotte. 

Il suo scooter è stato trovato abbandonato lungo un campo, con il frontalino danneggiato e il casco lasciato a distanza di circa 20 metri. Oggetti personali come un giubbotto, una scarpa, e il portafoglio sono stati rinvenuti in punti separati lungo il tragitto, ma il telefono cellulare rimane disperso.

Le autorità stanno analizzando tutte le piste, inclusa l’ipotesi di un regolamento di conti legato all’attività di spaccio di droga, considerando la vicinanza tra il luogo della scomparsa e il ritrovamento della borsa contenente l’eroina.