Gino Strada potrebbe essere il nuovo commissario alla Sanità in Calabria. Il fondatore di Emergency: “Nessuna proposta formale”.
ROMA – Gino Strada potrebbe essere il nuovo commissario alla Sanità in Calabria. La nomina di Zuccatelli sembra essere ormai superata, con il premier Conte e il ministro Speranza che sono in contatto per arrivare il prima possibile alla fumata bianca.
Come riportato dal Corriere della Sera, ci sono stati dei primi contatti tra il fondatore di Emergency e il presidente del Consiglio. Trattative destinate a chiudersi in poco tempo, con l’ormai quasi ex commissario Zuccatelli che si è detto pronto a fare un passo indietro.
Gino Strada: “Nessuna proposta formale”
I colloqui sono confermati anche da Gino Strada con un post su Facebook: “Ho ricevuto la richiesta da parte del Governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria […] – si legge – ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro […]. Io non sono disponibile a fare il candidato di facciata […] e non ho ricevuto alcuna proposta formale […]“.
Gino Strada commissario in Calabria, decisivo il M5s
Per la nomina di Gino Strada sembra essere stato decisivo il M5s. La promozione di Zuccatelli era stata accolta con insoddisfazione da parte di molti esponenti della maggioranza dopo alcune sue esternazioni. Critiche arrivate anche da Liberi e Uguali, partito dello stesso titolare del Dicastero della Salute.
Da qui la proposta di assegnare l’incarico al fondatore di Emergency. Un nome condiviso dal ministro Speranza e anche dal premier Conte. Sono in corso i contatti per cercare di arrivare alla fumata bianca in poco tempo. E Strada prima del sì chiede delle garanzie certe.
Contrario il Centrodestra
Il nome di Gino Strada non sembra essere condiviso dal Centrodestra. “Il prossimo commissario alla sanità in Calabria sia calabrese. Non si capisce perché un medico calabrese abbia curato Boris Johnson e non si trovi un commissario calabrese. Non entro nel dibattito dei nomi“, il parte di Matteo Salvini.
Critiche mosse anche da Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato: “Lottizzazione e retaggi ideologici che portano a Gino Strada. Ma è davvero necessario andare a Kabul per trovare un manager sanitario all’altezza?“. Un nome, quindi, non condiviso dall’intero Parlamento.