I giocatori della Premier League dicono no alla quarantena di squadra in caso di positività.
LONDRA (INGHILTERRA) – No alla quarantena di squadra in caso di positività da parte di un loro compagno. I giocatori della Premier League hanno ribadito, secondo quanto scritto dal The Indipendent, la loro contrarietà alla possibilità di uno stop dell’intera compagine con un caso.
Una linea che divide anche in Germania dove sono state prese due strade diverse. Il Colonia ha deciso di mandare in isolamento solo i contagiati, la Dinamo Dresda l’intera rosa. La decisione, comunque, non è definitiva e presto ci potrebbero essere delle novità.
La Serie A frena sulla ripartenza
Non solo la Premier League, anche la Serie A non sembra essere convinta dalle indicazioni del Comitato tecnico-scientifico. Le autorità sanitarie hanno chiesto alle squadre di rimanere in isolamento 15 giorni dopo la ripresa degli allenamenti di gruppo e solo al termine di questo periodo si potrà decidere se far ripartire il campionato.
Una ripresa che non è condivisa dai tesserati e per questo nelle prossime ore ci potrebbero essere dei nuovi incontri tra Governo e Figc per cercare di trovare una soluzione.
La commissione medica Figc: “Così non si parte”
Il protocollo del Cts non convince neanche la commissione medica Figc che chiede un cambio di passo attualmente la sospensione del campionato sarà realtà.
“La Serie A – ha detto ai microfoni di Sportmediaset Pino Capua – non parte se non si trova una soluzione. Si può percorrere il modello tedesco, non capisco perché non adattarlo in Italia. Si tratta di un argomento delicatissimo e non possiamo tralasciare nulla ma con questo protocollo il Comitato tecnico-scientifico ci ha messo i bastoni tra le ruote e noi non ripartiamo“.
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