Giochi olimpici, Roma 1960: da Wilma Rudolph a Cassius Clay, da Livio Berruti a Abebe Bikila

Giochi olimpici, Roma 1960: da Wilma Rudolph a Cassius Clay, da Livio Berruti a Abebe Bikila

Roma 1960 segna la prima volta dell’Italia nell’organizzazione delle Olimpiadi. Il medagliere viene vinto ancora dall’Urss.

La 17/a edizione dei Giochi olimpici è stata Roma 1960. La manifestazione si è svolta dal 25 agosto all’11 settembre. Il medagliere è stato vinto dall’Urss.

Roma 1960, l’assegnazione

La scelta a favore della capitale italiana era avvenuta il 15 giugno 1955 a Parigi. Al Cio erano pervenute diverse candidature: Losanna, Detroit, Budapest, Bruxelles, Città del Messico e Tokyo. Roma ha avuto la meglio nell’ultimo ballottaggio contro la città svizzera di Losanna.

L’organizzazione

Per l’occasione fu realizzato il Villaggio Olimpico, nei pressi dello Stadio Flaminio, grazie al lavoro di alcuni dei più importanti architetti dell’epoca, tra cui Adalberto Libera, Luigi Moretti e Pier Luigi Nervi.

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I protagonisti

Roma 1960 ricorda ancora oggi grandi prestazioni di atleti passati alla storia. Tra le atlete, indiscutibilmente da menzione Wilma Rudolph, statunitense, soprannominata in la Gazzella Nera: nonostante un problema di poliomielite, trionfò nei 100 e 200 metri piani e nella staffetta 4×100. Tra gli italiani si mise in luce Livio Berruti, velocista capace di spezzare il dominio dei nordamericani sui 200 metri, fissando il nuovo record mondiale in 20″5.
Cassius Clay, in seguito Muhammad Ali, vince la medaglia d’oro nei pesi mediomassimi del pugilato. Incredibile la storia di Abebe Bikila, etiope giunto a Roma da sconosciuto: ebbene, tagliò il traguardo della maratona da trionfatore sotto l’arco di Costantino, dove era stato posto il traguardo finale della maratona, correndo a piedi scalzi su suggerimento del suo allenatore, con il tempo eccezionale di 2h15’16″2.