La presidente del Consiglio sarà oggi nel comune in cui si sono consumate le violenze nei confronti delle due cuginette di 10 e 12 anni.
Giorgia Meloni ed il ministro dell’interno Matteo Piantedosi a Caivano. La presidente del Consiglio, proprio oggi, si recherà nel comune in cui si sono verificate le terribili violenze contro due cuginette di 10 e 12 anni da parte di un gruppo di ragazzi, maggiorenni e minorenni. La premier era stata invitata anche dalla madre di una delle due vittime, oltre che dal parroco della cittadina in provincia di Napoli.
In seguito all’annuncio del suo viaggio in Campania, la leader di Fratelli d’Italia ha ricevuto innumervoli minacce sui social, alcune di estrema gravità. Gli abitanti della regione, infatti, non l’hanno perdonata per la rimozione del reddito di Cittadinanza e glielo hanno fatto capire in modo chiaro.
“Le minacce non mi fermeranno”
“Ringrazio quanti hanno espresso vicinanza in merito alle minacce ricevute in vista della mia visita a Caivano – ha scritto la presidente del Consiglio -. Le intimidazioni non impediranno la nostra presenza al fianco dei tanti cittadini che chiedono sicurezza e la possibilità di un futuro migliore per i propri figli. Nella lotta alla criminalità organizzata questo governo non farà passi indietro“.
Le frasi che sono state dirette a Giorgia Meloni sui social sono preoccupanti. “Io ti consiglierei di stare a casa – avrebbe scritto una donna di Caserta – perché le persone sono infuriate, 160mila famiglie senza Rdc, senza spesa, sei sicura che tornerai a casa?“. “Speriamo rimani morta a Caivano“, si legge ancora nei commenti. “Magari – scrive un altro utente – se ne va con qualche ammaccatura così capisce i guai che ha fatto“. Il viaggio della premier a Caivano, insomma, non comincia con le migliori premesse.