Gli ultimi dati di Emg rivelano scenari inaspettati nel panorama politico italiano. Chi guadagna e chi perde? Ecco tutti i numeri e cosa succede al governo Meloni.
L’ultimo sondaggio politico realizzato da Emg e diffuso il 14 febbraio ha fotografato un quadro elettorale in continua evoluzione. Mentre l’Italia seguiva con attenzione il Festival di Sanremo, i dati hanno rivelato un calo per Fratelli d’Italia e Partito Democratico, mentre crescono leggermente Movimento 5 Stelle e Forza Italia. Tuttavia, la premier Giorgia Meloni mantiene saldamente la leadership politica, con un vantaggio significativo sul secondo partito.

Giorgia Meloni in calo, ma il distacco con il PD rimane ampio
Queste le intenzioni di voto registrate nel sondaggio, con tra parentesi le variazioni rispetto alla rilevazione del 7 febbraio:
- Fratelli d’Italia – 30,2% (-0,4)
- Partito Democratico – 23,6% (-0,4)
- Movimento 5 Stelle – 11,6% (+0,3)
- Lega – 8,9% (stabile)
- Forza Italia – 8,9% (+0,3)
- Alleanza Verdi e Sinistra – 5,8% (-0,2)
- Italia Viva – 2,7% (stabile)
- Azione – 2,2% (stabile)
- +Europa – 2,0% (+0,2)
- Noi Moderati – 1,3% (-0,1)
- Altri partiti – 2,8% (+0,3)
Nonostante il calo dello 0,4%, Fratelli d’Italia resta oltre la soglia psicologica del 30%, confermandosi primo partito. Il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, subisce lo stesso decremento, senza riuscire a ridurre il divario con la maggioranza.
Il Movimento 5 Stelle, con un +0,3%, sembra stabilizzarsi sopra il 10%, ma resta distante dalle prime due forze politiche del Paese.
Centrodestra: Lega ferma, Forza Italia cresce
Mentre la Lega di Matteo Salvini resta inchiodata all’8,9%, senza segni di ripresa rispetto ai fasti del passato, Forza Italia guadagna terreno (+0,3%) e raggiunge il partito di Salvini. Un segnale positivo per gli azzurri, che confermano una lenta ma costante crescita dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi.
Alleanza Verdi-Sinistra in difficoltà, Renzi e Calenda sotto il 3%
L’Alleanza Verdi e Sinistra arretra dello 0,2%, pur restando sopra la soglia del 3%. Segnale negativo anche per Italia Viva e Azione, che rimangono sotto il limite necessario per eleggere deputati e senatori.
Da segnalare la lieve crescita di +Europa (+0,2%), che però si mantiene distante dal traguardo del 3%. Il panorama centrista resta dunque frammentato, con i partiti moderati a rischio esclusione nelle prossime elezioni.