Come l’ingresso di Reconquete! nel gruppo Ecr, guidato da Giorgia Meloni, sta ridefinendo gli equilibri politici europei.
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia (FdI) e presidente del partito Ecr (Conservatori e Riformisti Europei), ha recentemente accolto nel suo gruppo Reconquete!, partito francese di estrema destra guidato da Éric Zemmour e Marion Maréchal, quest’ultima nipote di Marine Le Pen. Questa mossa segna un punto di svolta nelle dinamiche politiche europee, con implicazioni significative per il futuro dell’Unione Europea (UE).
Un’alleanza in crescita
L’ingresso di Reconquete! nell’Ecr non solo rafforza la posizione di Meloni come figura centrale nell’arena politica europea, ma modifica anche l’equilibrio dei poteri all’interno del Parlamento Europeo. Con questa nuova alleanza, il gruppo Ecr si posiziona come la terza forza politica, superando i “liberal” di Renew Europe, guidati da Emmanuel Macron. Questa espansione riflette la visione di Meloni e Maréchal di una famiglia politica unita nella lotta contro l’immigrazione clandestina, la difesa dell’identità europea e la sovranità nazionale, nonché nel contrasto alla propaganda LGBT e woke.
Le proiezioni indicano che, se le elezioni si tenessero oggi, il gruppo Ecr sarebbe il quarto maggiore del parlamento, grazie anche al contributo dei voti di Reconquete!, stimati intorno al 5-6%. Marion Maréchal ambisce a posizionare l’Ecr come terza forza del Parlamento, un obiettivo che richiederebbe superare anche il gruppo sovranista di Identità e Democrazia. La possibile adesione di Viktor Orbán, con il suo partito Fidesz, potrebbe ulteriormente rafforzare la posizione del gruppo Ecr, nonostante le recenti dichiarazioni caute di Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo degli europarlamentari Ecr.
Reazioni e strategie
L’allargamento del gruppo Ecr ha suscitato reazioni miste. Da un lato, Procaccini sottolinea la necessità di un’asse con i popolari europei per formare una maggioranza di centrodestra. Dall’altro, esponenti di Renew Europe e del Partito Democratico criticano l’avvicinamento a posizioni estremiste, temendo un’isolamento politico dell’Ecr. Tuttavia, analisti e media internazionali, come il New York Times, riconoscono in Meloni una figura capace di dialogare efficacemente anche con l’estrema destra, suggerendo che il suo ruolo potrebbe diventare sempre più centrale nell’Europa che si sposta a destra.
La strategia di Meloni di allargare e rafforzare l’Ecr con nuove alleanze, come quella con Reconquete!, evidenzia una visione ambiziosa per il futuro politico dell’Europa. Mentre il panorama politico europeo si evolve, la capacità di Meloni di agire come ponte tra diverse correnti di destra potrebbe effettivamente influenzare le future scelte dell’UE, ridefinendo gli equilibri e le alleanze all’interno del Parlamento Europeo.