Giorgia Meloni e Berlusconi: continuità e differenze nel ruolo

Giorgia Meloni e Berlusconi: continuità e differenze nel ruolo

Il governo Meloni e l’eredità di Berlusconi: le politiche economiche, la giustizia e la trasformazione dei partiti nel centrodestra italiano.

Il governo di Giorgia Meloni ha mantenuto molti dei pilastri economici su cui Silvio Berlusconi ha costruito il suo consenso politico. Tra questi, la riduzione delle tasse e la semplificazione burocratica sono priorità che continuano a guidare le scelte politiche del centrodestra. Berlusconi, da imprenditore, aveva promosso un fisco più leggero per sostenere la crescita economica e incentivare il lavoro autonomo e le piccole imprese. Meloni, sulla stessa linea, ha posto l’accento sull’estensione della flat tax e sulle agevolazioni fiscali per le partite IVA.

Giorgia Meloni

La continuità economica tra Giorgia Meloni e Berlusconi

Questa continuità non è casuale: il centrodestra odierno continua a parlare a quell’Italia che vuole lavorare, guadagnare e sentirsi sicura. L’attenzione alla sicurezza e alla giustizia garantista per l’imputato, temi centrali nei governi Berlusconi, restano anche oggi al centro del dibattito politico sotto la guida di Meloni. Tuttavia, se Berlusconi affrontava questi temi con uno stile comunicativo più spettacolare, Meloni preferisce un profilo più istituzionale e sobrio, pur mantenendo ferme le stesse priorità politiche.

I partiti personali: un’eredità di Berlusconi?

Un altro aspetto che accomuna Meloni e Berlusconi è il modello di partito personale. Forza Italia fu il primo esempio di questo tipo di partito in Italia: un’organizzazione leggera, basata sulla figura carismatica del leader, con poca struttura interna e una forte centralizzazione delle decisioni. Questo modello è stato poi adottato dalla Lega di Salvini e da Fratelli d’Italia di Meloni.

Oggi, Meloni guida un partito che, pur richiamandosi a valori tradizionali e alla partecipazione, è fortemente incentrato sulla sua figura. Questo le consente di esercitare un controllo diretto sulle scelte politiche e di rafforzare la sua leadership all’interno della coalizione di centrodestra. La “caccia” ai voti moderati e liberali di Forza Italia rappresenta una strategia chiave per ampliare la base elettorale di Fratelli d’Italia e consolidare il suo ruolo dominante nella coalizione.