Roberto Vannacci potrebbe “rubare” la fiamma tricolore a Giorgia Meloni per quello che sarà il suo partito. Ecco cosa succede.
Uno “scippo” in piena regola quello che potrebbe avvenire da parte di Roberto Vannacci ai danni di Giorgia Meloni. Il generale, infatti, potrebbe presto fregiarsi del simbolo della fiamma tricolore sottraendolo, appunto, alla Premier. Il motivo? “Perché è l’unico a esserne degno”, almeno per il presidente della Confederazione delle Destre, Gianmario Ferramonti.
Giorgia Meloni, la fiamma tricolore e il “furto” di Vannacci
Secondo quanto si apprende da Il Fatto Quotidiano, citato in queste ore anche da Open, il generale Vannacci potrebbe far storcere il naso alla Premier Giorgia Meloni “rubandole” il simbolo della fiamma tricolore per il suo partito. Questa l’impressione che si ha anche dalle parole di Gianmario Ferramonti, il presidente della Confederazione delle Destre, che raccoglie una serie di sigle sovraniste tra cui anche quello del Movimento Sociale Italiano di Gaetano Saya, che vanta il diritto d’autore sulla fiamma in questione.
“L’unico ad esserne degno”
Secondo quanto si legge su Il Fatto Quotidiano, Vannacci potrebbe presto “rubare” la fiamma tricolore a Fratelli d’Italia e alla Meloni. “È giusto che se ne fregi il generale Roberto Vannacci, l’unico a esserne degno. Aspettate e vedrete”, le parole di Gianmario Ferramonti, il presidente della Confederazione delle Destre.
Non solo. Gaetano Saya, che vanta il diritto d’autore sulla fiamma in questione, si sarebbe rivolto alla Cassazione per farne negare l’uso a Fratelli d’Italia e, in questo modo, portandolo al generale che starebbe trasformando il suo comitato “da associazione culturale in politica”. La questione della fiamma è stata da sempre un tema caldo e importante per la Meloni che già nel 2022 aveva ricordato che essa non fosse nostalgica del fascismo: “La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche”. Ora il tema torna a galla e chissà se Vannacci potrà sorprendere tutti un’altra volta.