Giornalista americano condannato a 16 di carcere in Russia: l’assurdo processo

Giornalista americano condannato a 16 di carcere in Russia: l’assurdo processo

Il giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, è stato condannato a 16 anni di carcere in Russia per spionaggio.

Evan Gershkovich, un giornalista americano del Wall Street Journal, è stato condannato a 16 anni di prigione in Russia con l’accusa di spionaggio. Il processo, iniziato il 26 giugno, si è svolto a porte chiuse nel tribunale di Ekaterinburg.

I pubblici ministeri avevano richiesto una pena di 18 anni, ma la sentenza finale ha stabilito una condanna di 16 anni da scontare in una colonia penale di massima sicurezza. La Corte ha reso nota la decisione tramite l’agenzia Interfax.

Vladimir Putin

Il caso di Evan Gershkovich: condanna e reazioni

Le accuse mosse contro Gershkovich riguardano la presunta raccolta di informazioni sensibili per conto della CIA. Secondo le autorità russe, il giornalista avrebbe raccolto dati su uno dei principali produttori di armi del paese, Uralvagonzavod, noto per la costruzione di carri armati.

La comunità internazionale e gli Stati Uniti hanno respinto con forza queste accuse, definendo il processo una farsa. Almar Latour, amministratore delegato di Dow Jones e editore del Wall Street Journal, ha descritto la condanna come “scandalosa” e ha ribadito che Gershkovich è stato “ingiustamente detenuto per aver svolto il suo lavoro di giornalista“.

Evan Gershkovich: profilo di un giornalista dedicato

Evan Gershkovich, 32 anni, ha un background professionale solido e rispettato. Prima di lavorare per il Wall Street Journal, ha collaborato con l’Agenzia France-Presse (AFP) a Mosca dal 2020 al 2022. La sua carriera giornalistica è stata caratterizzata da un impegno nel riportare notizie accurate e approfondite dalla Russia, spesso in condizioni difficili e rischiose.

Gershkovich è il primo giornalista occidentale accusato di spionaggio in Russia dai tempi dell’Unione Sovietica. Una situazione che ha attirato l’attenzione globale e ha sollevato preoccupazioni sul futuro della libertà di stampa.

Le accuse contro Gershkovich sono state fortemente contestate dai suoi colleghi e da vari gruppi per la libertà di stampa, che vedono nel suo arresto un chiaro attacco al giornalismo indipendente. Il suo caso ha suscitato una risposta immediata dal governo degli Stati Uniti, che continua a chiedere la sua liberazione.

La comunità internazionale segue con attenzione gli sviluppi, preoccupata per le implicazioni che questo caso potrebbe avere per i giornalisti che operano in Russia e in altre zone di conflitto.

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