La giornalista russa Maria Ovsyannikova ha interrotto la trasmissione del telegiornale per protestare contro la guerra.
Maria Ovsyannikova, giornalista russa, ha interrotto la messa in onda del telegiornale della televisione di stato della Russia in onda su Channel One. La giornalista russa ha fatto irruzione all’interno dello studio mostrando un cartello di protesta. ll cartello recitava: “Fermate la guerra. Non credete alla propaganda. Vi stanno mentendo. Russi contro la guerra.” Subito dopo l’avvenuta irruzione all’interno dello studio televisivo la giornalista è stata arrestata.
La giornalista appare solo per alcuni secondi, appena dietro il conduttore del telegiornale, agitando il proprio cartello di protesta contro la guerra. Successivamente avviene l’interruzione del collegamento con lo studio. A telecamere spente segue l’arresto della giornalista russa che dovrà rispondere delle accuse rispetto alla legge sulla disinformazione attualmente in vigore nello stato russo. Secondo tale legge, emanata il 2 marzo scorso, Maria Ovsyannikova potrebbe essere condannata fino a quindici anni di prigione.
Le dichiarazioni di Maria Osvyannikova sui social
In un video registrato e postato sui social la giornalista russa ammette con rammarico di aver in passato contribuito alla propaganda russa e del Cremlino lavorando lei stessa per il telegiornale in onda su Channel One. In seguito nel video la giornalista espone un’emozionante discorso in merito alla situazione attuale di cui riportiamo un estratto: “La Russia è l’aggressore e la responsabilità di questa aggressione ricade sulla coscienza di un solo uomo: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino. Mia madre russa. E non sono mai stati nemici. E questa collana che indosso è un simbolo del fatto che la Russia deve porre fine immediatamente a questa guerra fratricida. E i nostri popoli fraterni potranno ancora fare la pace.”.