Oltre al giornalista è morta anche una bimba di 9 anni, mentre la madre della piccola ed il collega del reporter sono rimasti feriti.
Tragedia in Florida: un giornalista è morto ucciso mentre si trovava su una scena del crimine per documentare l’accaduto. Le forze dell’ordine alla luce della vicenda hanno arrestato l’assassino, colpevole di aver ucciso prima la vittima 20enne e poi di aver aperto il fuoco contro i giornalisti uccidendo anche una bambina.
I giornalisti televisivi si trovavano sulla scena del crimine per raccontare la drammatica vicenda che si è consumata in Florida, in una strada di paese a Orlando, durante il pomeriggio di ieri 22 febbraio. In quel momento però l’assassino si è scagliato contro i reporter, aprendo il fuoco e uccidendone uno. Un altro di loro è rimasto ferito.
Tra omicidi e ferimenti
In seguito alla vicenda le forze dell’ordine hanno arrestato una persona che si presume essere la responsabile dell’uccisione di un giornalista e del ferimento dell’altro. Stando a quanto appreso, il sospetto potrebbe anche essere responsabile di altri due omicidi: le vittime sono una giovane 20enne ed una bimba di soli nove anni.
Il tutto è accaduto sotto gli occhi della squadra televisiva che durante il pomeriggio di ieri si era recata sul posto – a Orlando – per documentare l’omicidio di una ragazza ventenne, avvenuto il giorno prima. Proprio mentre era intento a fare il suo lavoro, il giornalista è stato colpito da un proiettile che non gli ha lasciato scampo.
Poi anche un suo collega è stato ferito. L’uomo, entrando in una casa vicina – senza alcun motivo appratente – ha anche aperto il fuoco contro una donna e sua figlia di soli nove anni. La bimba è deceduta.
Secondo gli inquirenti il responsabile degli omicidi multipli è Keith Melvin Moses. Si tratta di un giovane di 19 anni, già noto alle forze dell’ordine. Ancora non si conoscono i motivi che lo hanno spinto a compiere tali gesti.
