La tragica scomparsa della giornalista ucraina Victoria Roshchyna: morta in una prigione russa
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Direttore: Alessandro Plateroti

La tragica scomparsa della giornalista ucraina Victoria Roshchyna: morta in una prigione russa

mani sbarre cella prigione

La giornalista ucraina Victoria Roshchyna è morta in una prigione russa dopo essere stata catturata ad agosto 2023.

Victoria Roshchyna, giovane giornalista ucraina nota per il suo coraggio nel raccontare la verità dai fronti più pericolosi, è morta in una prigione russa dopo essere stata arrestata ad agosto 2023. La notizia è stata diffusa dai media ucraini, suscitando profondo cordoglio tra i colleghi giornalisti e le organizzazioni internazionali. Roshchyna, che nel 2022 aveva ricevuto il prestigioso Courage in Journalism Award, è ricordata per il suo impegno nel raccontare i crimini di guerra e le violazioni dei diritti umani nelle aree occupate dall’esercito russo.

La sua morte, avvenuta in circostanze ancora poco chiare, rappresenta una grave perdita per il giornalismo indipendente. L’arresto della giornalista è avvenuto il 3 agosto 2023, ma le informazioni sulla sua detenzione sono state confermate ufficialmente solo molti mesi dopo. Non si sa dove fosse detenuta né se fosse inclusa in uno scambio di prigionieri pianificato tra Russia e Ucraina.

mani donna dietro le sbarre
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L’eredità di Victoria Roshchyna e il suo coraggio

Roshchyna aveva dimostrato una dedizione senza pari nel documentare le atrocità della guerra in Ucraina. Il suo lavoro per Ukrainska Pravda, uno dei più importanti media ucraini. L’aveva portata a coprire le vicende dei territori occupati dall’esercito russo, nonostante i rischi evidenti.

La sua scomparsa è stata confermata anche dall’International Women’s Media Foundation (IWMF), che ha ribadito quanto sia importante non dimenticare il sacrificio di chi rischia la vita per raccontare la verità. “La morte di Victoria è una tragedia non solo per la sua famiglia e il giornalismo ucraino, ma per tutti coloro che credono nella libertà di stampa”, si legge in una nota dell’organizzazione.

La repressione dei giornalisti da parte della Russia

La Russia continua a prendere di mira i giornalisti indipendenti, come dimostrato non solo dalla morte di Roshchyna. Ma anche dalle accuse mosse contro giornalisti stranieri, inclusi reporter italiani.

Stefania Battistini, giornalista della RAI, è stata recentemente incriminata in contumacia da Mosca per aver raccontato un’incursione in territorio russo durante un reportage. La crescente repressione della stampa, sia locale che internazionale. Evidenzia il tentativo della Russia di limitare la circolazione di informazioni scomode riguardanti il conflitto in corso.

La morte di Victoria Roshchyna è un duro colpo per chi lotta per la verità, ma il suo coraggio continuerà a ispirare giornalisti e attivisti in tutto il mondo.

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ultimo aggiornamento: 11 Ottobre 2024 12:14

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