Per il Washington Post giornalisti e attivisti di tutto il mondo sarebbero spiati dai governi.
ROMA – Giornalisti e attivisti spiati dai governi. E’ questa l’indiscrezione del Washington Post e di altri 16 giornali che hanno riunito i propri sforzi su un progetto chiamato Pegasus, dal nome del software in questione.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i governi avrebbero utilizzato un programma venduto da una società privata israeliana per poter spiare migliaia di giornalisti, attivisti per i diritti umani, politici, autorità religiosi e avvocati. Non ci sono, al momento, conferme ufficiali e in futuro non si escludono anche altri governi coinvolti in questo sistema di spionaggio.
Viktor Orban tra i leader coinvolti
Il Guardian ha ipotizzato anche il coinvolgimento dell’Ungheria e del suo premier Viktor Orban in questo sistema di spionaggio, ma da Budapest hanno smentito qualsiasi uso illegale di questo software. Tra gli altri governi accusati di aver spiato questi politici, attivisti e giornalisti anche Azerbaigian, Bahrain, Kazakistan, Messico, Marocco, Ruanda, Arabia Saudita, India ed Emirati Arabi Uniti.
Da precisare che, come fatto dall’Ungheria, anche Ruanda, Marocco e India hanno negato di aver utilizzato il software Pegasus per controllare i telefonini inclusi nella lista. Un’indagine ancora in corso e presto ci potrebbero importanti novità.
Emmanuel Macron spiato?
Secondo quanto riportato dal Guardian, tra le persone spiate ci potrebbe essere anche Emmanuel Macron. “Se i fatti dovessero essere confermati – la nota dell’Eliseo riportata dal Corriere della Sera – sarebbe ovviamente molto grave“.
Cos’è il sistema Pegasus
Il sistema Pegasus, dopo aver hackerato il telefonino, consente di controllare qualsiasi informazioni della persona controllata. Inoltre, i governi potevano anche a distanza attivare i microfoni per riuscire a capire meglio cosa dicevano gli attivisti e i giornalisti coinvolti in questa vicenda.
Nei prossimi giorni, come scritto dal Corriere della Sera, i giornali dovrebbero rendere noto i nomi di alcuni potenziali obiettivi dello spionaggio. Tra le persone coinvolte, secondo quanto riportato dal Washington Post, ci sarebbero anche 37 persone legate al reporter saudita ucciso nel 2018 Jamal Kashoggi. E altre personalità importanti saranno rese note in futuro.
La battaglia tra Usa e Cina
Cyberattacchi che potrebbero riaccendere uno scontro tra Stati Uniti e Cina. Biden ha accusato Pechino di coprire un blitz informatico nei confronti di Microsoft, ma da parte del governo del Dragone è arrivata subito la smentita. “Si tratta – si precisa in una nota dei diplomatici riportata dall’Ansa – di accuse irresponsabili. Washington è campione di cyber attacchi“.