Il 17 maggio è la Giornata Mondiale contro l’Omofobia e la transfobia

Dal 2004 si celebra in Europa la Giornata Mondiale contro l’Omofobia. Il significato e il motivo della ricorrenza. Perché si celebra il 17 maggio?

Si celebra il 17 maggio la Giornata Mondiale contro l’Omofobia, una ricorrenza ancora poco conosciuta e secondo alcuni pericolosamente sottovalutata se non appositamente ignorata. Si tratta di una ricorrenza ancora giovane.

Fu festeggiata per la prima volta nel 2005, a 15 anni dalla rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali dell’Oms. Dal 2009 si allargano gli orizzonti e si condannano anche i gesti di violenza e discriminazione per gli orientamenti sessuali delle persone.

La Giornata Mondiale contro l’Omofobia

La giornata Mondiale contro l’Omofobia ha un significato particolare in quanto rappresenta un segno di rottura totale con la storia recente. Fino a pochi anni fa, parliamo di decenni, non secoli, l’Omosessualità era considerata come una malattia mentale anche da parte dei medici, al punto che sono state messe a punto discutibili cure per le persone attratte da altre dello stesso sesso.

Perché si celebra il 17 maggio?

Il 17 maggio 1990 l’Omosessualità fu cancellata dalla lista delle malattie mentali, una vera e propria rivoluzione storica arrivata dopo anni di battaglie combattute dalle comunità Lgbt. Per questo motivo la Giornata contro l’Omofobia viene celebrata il 17 maggio, il giorno in cui anche la medicina recitò il mea culta aprendo le porte a una nuova epoca.

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L’impegno dell’Unione europea contro la discriminazione

L’Unione europea ha riconosciuto la Giornata Mondiale contro l’Omofobia nel 2004, anno in cui fu istituita la ricorrenza. Negli ultimi anni proprio dall’Ue sono stati compiuti gli sforzi maggiori per l’integrazione e per combattere la discriminazione. Nei singoli paesi del Mondo la strada è ancora lunga per potersi considerare conclusa, ma ogni rivoluzione culturale ha bisogno del suo tempo prima di potersi dire riuscita o fallita.

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