Giorno della Memoria, Mattarella: “Prevenire e combattere ogni germe di razzismo. A partire dai banchi di scuola”

Giorno della Memoria, Mattarella: “Prevenire e combattere ogni germe di razzismo. A partire dai banchi di scuola”

Giorno della Memoria 2022, Casellati e Fico hanno deposto una corona di fiori in Largo 16 ottobre 1943, luogo simbolo della deportazione degli ebrei romani.

La mattina del 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, rispettivamente Presidente del Senato e Presidente della Camera dei deputati, si sono recati in Largo 16 ottobre 1943, il luogo simbolo del rastrellamento e della deportazione degli ebrei.

Giorno della Memoria, le celebrazioni in Largo 16 ottobre 1943

Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico hanno preso parte alle celebrazioni che si sono tenute in Largo 16 ottobre 1943, dove hanno deposto una corona di fiori in memoria delle tante persone strappate via dalla propria terra e dalle proprie case, caricate sui camion e poi sui treni piombati. Un lungo viaggio di sola andata, per quasi tutto. Un viaggio che avrebbe portato le persone nell’inferno dei campi di concentramento. A conoscere il dramma dei campi di sterminio. Lì dove l’uomo ha perso sé stesso.

Presenti alla cerimonia anche Ruth Dureghello, Presidente della Comunità ebraica di Roma, Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e Riccardo Di Segni, Rabbino Capo della città di Roma.

Il Giorno della Memoria è l’occasione per rinnovare con forza il comune impegno a combattere l’indifferenza, che, come ci ricorda Liliana Segre, è stato il vero complice dei misfatti della Shoah. Solo attraverso il ricordo delle atrocità subite da milioni di ebrei, di bambini, donne e uomini senza colpa, possiamo tenere viva la consapevolezza degli errori del passato e delle devastanti conseguenze che hanno prodotto“, ha dichiarato Elisabetta Casellati.

Elisabetta Alberti Casellati

Enrico Letta al Ghetto di Roma

Nonostante le frenetiche trattative per l’elezione del Presidente della Repubblica, prima della quarta votazione il Segretario del Partito democratico, Enrico Letta, si è recato in visita al ghetto di Roma.

Di seguito il post condiviso da Enrico Letta sul proprio profilo Twitter.

Il messaggio del Presidente della Repubblica

Nel Giorno della Memoria, che ricorda le vittime dei campi di sterminio nazisti e il folle e criminale progetto di genocidio degli ebrei d’Europa, voglio far giungere a tutti i partecipanti alla cerimonia ufficiale – che si svolge quest’anno al Ministero dell’Istruzione – agli studenti, ai telespettatori la mia vicinanza e il mio sostegno“, si legge nel messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz – la più imponente e sciagurata macchina di morte mai costruita nella storia dell’umanità – si spalancarono di fronte ai loro occhi le porte dell’Inferno. Nel cuore dell’Europa si era aperta una voragine che aveva inghiottito secoli di civiltà, di diritti, di conquiste, di cultura. Una delirante ideologia basata su grottesche teorie di superiorità razziale aveva cancellato, in poco tempo, i valori antichi di solidarietà, convivenza, tolleranza e perfino i più basilari sentimenti umani: quelli della pietà e della compassione“, si legge ancora nel messaggio.

“La giornata della Memoria, che si celebra oggi in tutto il mondo, non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti, tra cui molti italiane. Ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. A partire dai banchi di scuola. Perché la conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale. E, come recenti episodi di cronaca attestano, mai deve essere abbassata la guardia Auschwitz, con i suoi lugubri reticolati, le ciminiere e le camere a gas, è diventato il simbolo dell’orrore nazista, del male assoluto. Ma è, e deve essere, la testimonianza costante di quali misfatti sia capace l’uomo quando si abbandona, tradendo la sua stessa umanità, a sentimenti, parole e ideologie di odio e di morte“, conclude Mattarella.

Di seguito il testo integrale del messaggio del Presidente della Repubblica.

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