Per la prima volta in Germania il Giorno della Memoria ricorda anche le vittime omosessuali uccise nei campi di concentramento.
La furia nazista non si è scagliata soltanto sul popolo ebraico. Nei campi di concentramento furono uccisi anche rom e sinti, oppositori politici e tantissimi omosessuali. Riconoscibili con il triangolo rosa gli omosessuali maschi e il triangolo nero le donne omosessuali sono state molte le vittime torturate e uccise nei forni crematori dai nazisti. Oggi nel Giorno della Memoria il Bundestag tedesco commemora le vittime dell’Olocausto sotto il regime nazista.
Per la prima volta un ricordo speciale è rivolto alle vittime LGBTQ+. Alla commemorazione in Parlamento ci sono fra gli altri il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier e il cancelliere Olaf Scholz. Si contano circa 10mila le persone accusate di essere “colpevoli” di omosessualità e tante tra queste furono sottoposte a procedure di sterilizzazione forzata e spinte al suicidio, come ha ricordato la presidente del Bundestag Berbel Bas.
Il ricordo delle persone omosessuali uccise nei campi
Le celebrazioni di quest’anno a Berlino quindi lasceranno spazio alle minoranze sessuali perseguitate dal regime nazista e vittime della discriminazione. Le minoranza Lgbt+ non sono mai rientrate nelle commemorazioni ufficiali al Bundestag. Erano anni che la società civile e le associazioni delle vittime chiedeva l’attenzione del Parlamento. Una petizione è riuscita a far arrivare il Bundestag a celebrare ufficialmente il ricordo di queste vittime.
Nel frattempo anche la chiesa cattolica tedesca ha riconosciuto per la prima volta di aver favorito l’omofobia durante il nazismo. Tra le commemorazioni pubbliche a Berlino presso il Memoriale dei Sinti e dei Rom, alcuni rappresentanti delle rispettive comunità, con il Consiglio Centrale dei Sinti e dei Rom e insieme alla Vicepresidentessa del Bundestag Petra Pau celebreranno i circa 500.000 Rom e Sinti sterminati sotto il Terzo Reich.