Giovane di 18 anni muore per un colpo alla testa: l’orribile storia della sparatoria all’alba

Giovane di 18 anni muore per un colpo alla testa: l’orribile storia della sparatoria all’alba

Angelo Correra, giovane di 18 anni, è deceduto dopo una sparatoria a Napoli: l’allarme dell’europarlamentare Sandro Ruotolo.

Angelo Correra, un ragazzo napoletano di soli 18 anni, è morto questa mattina dopo essere stato ferito da un colpo d’arma da fuoco alla testa in una sparatoria, nel centro storico di Napoli.

La sparatoria è avvenuta in prossimità di piazzetta Sedil Capuano, intorno alle cinque del mattino, e ha visto l’intervento immediato degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli.

Il ragazzo, incensurato e senza precedenti, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Pellegrini, dove le sue condizioni erano apparse subito disperate. La giovane vita di Angelo si è spenta intorno alle ore 11.

Giovane di 18 anni ucciso a Napoli: le indagini in corso

Le indagini sono ora nelle mani della Squadra Mobile, come riportato da Fanpage.it, che sta lavorando per ricostruire con precisione gli eventi che hanno portato alla morte di Angelo Correra.

Gli investigatori stanno passando al setaccio la zona del centro storico. Verificando le immagini delle telecamere di sorveglianza nel tentativo di individuare movimenti sospetti o elementi utili a identificare i responsabili.

Anche il profilo della vittima è oggetto di analisi, con un’attenzione particolare al giro di conoscenze e agli ultimi spostamenti del giovane.

La polizia non esclude alcuna pista, anche se al momento non emergono elementi che possano collegare il giovane ad ambienti criminali.

L’intervento dell’europarlamentare Sandro Ruotolo

L’episodio ha suscitato l’intervento di Sandro Ruotolo, europarlamentare e attivo da tempo su temi legati alla legalità e alla giustizia sociale.

Il politoco è intervenuto con dichiarazioni forti. “Continua la mattanza di giovani vite che a volte restano ferite come è accaduto nella notte ad un ragazzo di 18 anni e a volte vengono uccise a Napoli“, ha detto.

Inoltre, ha aggiunto: “Abbiamo bisogno di un piano straordinario di intervento. Più assistenti sociali, più psicologi, più maestri“.

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