Codice Fazzolari, l’ultima strategia di Fratelli d’Italia: solo donne di bell’aspetto e magre in TV.
Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e responsabile della comunicazione del governo, introduce una serie di direttive innovative per la campagna elettorale di Fratelli d’Italia in vista delle elezioni europee.
Queste regole, rinominate da Ilfattoquotidiano.it, come il “Codice Fazzolari”, mirano a rinnovare l’immagine del partito, enfatizzando la presenza in televisione di volti nuovi, giovani e preparati, in particolare donne di bell’aspetto.
Le direttive del codice Fazzolari
Una delle caratteristiche salienti del codice Fazzolari è la promozione di una maggiore rappresentanza giovanile e femminile nelle ospitate televisive, a scapito delle figure più consolidate e note del partito.
L’obiettivo è duplice: da un lato, svecchiare l’immagine di Fratelli d’Italia, percepito come un partito con un’alta percentuale di parlamentari di età avanzata; dall’altro, migliorare l’appeal estetico del partito, eliminando dalle apparizioni televisive e dalle immagini di repertorio esponenti con caratteristiche fisiche meno gradite, come le “panze” pronunciate, e pose ritenute imbarazzanti o inopportune.
In aggiunta, il Codice impone una rigorosa preparazione sui temi di discussione, sottolineando l’importanza di ricordare e ripetere senza omissioni i risultati raggiunti dal governo Meloni e la linea politica del partito.
La mancanza di preparazione comporterà la sospensione dalle ospitate televisive per un mese, segnalando una tolleranza zero per figure impreparate che possano compromettere l’immagine del partito in vista delle elezioni europee.
L’obiettivo: un rinnovato Fratelli d’Italia
Il “Codice Fazzolari” si pone come un ambizioso tentativo di rinnovare l’immagine di Fratelli d’Italia, puntando su estetica, freschezza e competenza.
Questa strategia riflette un cambio di paradigma nella comunicazione politica del partito, che cerca di adattarsi alle dinamiche contemporanee del dibattito pubblico e mediatico, privilegiando non solo l’aspetto esteriore ma anche la solidità dei contenuti e la capacità di rappresentare efficacemente il programma e i successi del governo.