Il parco della Baia delle Sirene sul Lago di Garda, di recente acquistato da Giovanni Rana, sta facendo discutere. Ecco il nuovo caso.
Scoppia la polemica su Giovanni Rana e per il parco della Baia delle Sirene sul Lago di Garda. Per anni lo stabilimento balneare della zona, il Riviera Beach Club, è stato gestito dai conti Guarienti di Brenzone, finché appunto il re dei tortellini non l’ha acquistato e ha dato il via ai lavori di rinnovo e restauro. Fin qui nulla di male se non fosse che, a detta di qualcuno, lo abbia reso “più esclusivo” rispetto al passato.
Giovanni Rana e lo stabilimento esclusivo
In queste ore diversi media tra cui il Corriere della Sera hanno messo in evidenza alcune polemiche sorte sul parco della Baia delle Sirene che, dopo la riqualificazione della società Soledad di Giovanni Rana, da qualche settimana ha aperto l’attività con un nuovo stabilimento balneare di Punta San Vigilio, nell’area al fianco nord della penisola più famosa del Lago di Garda.
Tale baia per oltre mezzo secolo è stata gestita come stabilimento balneare dalla società Regina dei conti Guarienti di Brenzone, ma da qualche anno è passata appunto in mano all’imprenditore della pasta che lo ha reso un posto “più esclusivo” con un grande parcheggio, una zona relax-balneare con piscina, chiosco, bar, ristorante, albergo-resort da 6 camere. La polemica, però, fa riferimento alle attività che si possono svolgere nella zona. Chi vuole fare di più che una semplice passeggiata senza sostare deve pagare: il prezzo del giornaliero è di 30 euro.
La polemica
A generare il caos attorno allo stabilimento di Rana, il Riviera Beach Club, è appunto il costo per fare qualcosa in più di una semplice passeggiata nella baia. Infatti, al netto della scritta “Entrata gratuita”, accanto appare anche quella del listino prezzi. Una operatrice all’ingresso avrebbe spiegato, come riportato dal Corriere della Sera: “Si può entrare a fare un giro, camminare per tutta l’area, ma non ci si può fermare in spiaggia o fare il bagno”.
La polemica nasce proprio su questa situazione. La baia è sempre stata un po’ di tutti dato che la riva è di proprietà demaniale e per legge di “libero e gratuito accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione”. Oltre a questo, stando ad alcuni, al netto dei miglioramenti fatti, si sarebbe un po’ persa la caratteristica campestre di un tempo.