Giro d’Italia, Taco van der Hoorn ha vinto la terza tappa. Filippo Ganna sempre in Maglia Rosa.
CANALE (CUNEO) – La fuga è l’assoluta protagonista nella terza tappa del Giro d’Italia. La vittoria è andato a Taco van der Hoorn, autore di un assolo negli ultimi chilometri per conquistare il successo sul traguardo di Canale. Grande rammarico, invece, per il gruppo. I migliori sono arrivati con quattro secondi di ritardo dal vincitore e regolati da Davide Cimolai davanti a Peter Sagan ed Elia Viviani. In top ten anche Alberto Bettiol (8°), Stefano Oldani (9°) e Jacopo Mosca (10°).
Le dichiarazioni – Molto contento l’olandese nel post gara: “Non ci posso credere. Sono venuto al Giro per correre in maniera aggressiva ma sapevo che sarebbe stato molto difficile vincere una tappa. Ci ho provato ma non credevo di poter vincere. Con Simon Pellaud avevamo solo un minuto di vantaggio sul gruppo. Poi ho staccato Simon in salita e dalla radio mi hanno detto di avere 40” di vantaggio. Quando mi sono girato all’ultimo chilometro e non ho visto nessuno ho iniziato a credere di potercela fare. È incredibile“.
Per Ganna un nuovo giorno in Maglia Rosa: “Ho visto molti velocisti staccarsi lungo le salite che abbiamo affrontato. Nel finale eravamo rimasti in pochi nel gruppo principale. In salita ho visto che Remco pedalava molto bene: domani sarà dura per me difendere la leadership“.
Le classifiche
Terzo giorno in Maglia Rosa per Filippo Ganna. Cambia la seconda posizione con Affini che ha perso terreno in questa frazione. Dietro il piemontese Tobias Foss (a 16″) e Remco Evenepoel (a 20″). Il corridore della Ineos resta possessore anche della Maglia Bianca, quella di miglior giovane.
Non cambiano neanche i leader delle altre classifiche. La Maglia Azzurra resta sulle spalle di Vincenzo Albanese, mentre quella Ciclamino in possesso di Tim Merlier.
La quarta tappa
Si inizia a fare sul serio al Giro d’Italia con il primo arrivo in salita nella quarta frazione da Piacenza a Sestola. Sono 187 km destinati ad entrare nel nella seconda parte visto il percorso completamente pianeggiante nei primi 80 km. I fari sono puntati naturalmente sull’ascesa finale che ha pendenze massime anche del 16%. Subito dopo il GPM ci sarà un tratto poco mosso dove i corridori potranno sicuramente respirare.
Si tratta di un primo test importante per i big. Difficile fare la differenza, ma è alto il rischio di perdere secondi preziosi in questa ascesa finale. Per Ganna non sarà semplice difendere la Maglia Rosa.