Fine vita, il giudice 'autorizza' lo stop alle cure: "La sua volontà è provata"
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Fine vita, il giudice ‘autorizza’ lo stop alle cure: “La sua volontà è provata”

Ospedale flebo

Giudice autorizza lo stop alle cure per una donna di 64 anni. Il Tribunale: “Non c’è biotestamento ma la sua volontà è provata”.

ROMA – Giudice autorizza lo stop alle cure per una donna di 64 anni. La vicenda è successa a Roma con il Tribunale che ha evitato un nuovo caso Eluana. Infatti la famiglia della 62enne era pronta ad anni di processi visto che non c’era nessun biotestamento che attestava la volontà della donna di farla finita.

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Ma la sentenza, a sorpresa, ha riconosciuto il desiderio della malata. Nessuna opposizione da parte del giudice che ha dato il via libera all’interruzione delle cure anche in assenza di un testamento biologico. Chiara la volontà della donna che è pronta a rinunciare ai medicinali per accelerare il processo della morte. Si tratta di una decisione che arriva a pochi giorni dalla decisione della Consulta sul fine vita.

La sentenza del giudice

La sentenza del giudice è stata comunicata dall’avvocato della donna, Filomena Gallo: “Con il provvedimento della IX Sezione civile del Tribunale di Roma, il Giudice Tutelare riconosce il rilievo della volontà del cittadino, che va rispettata ed eseguita, quando non può manifestarla, tramite il potere/dovere dell’Amministrazione di Sostegno di ricostruire e far valere la decisione della paziente, senza necessità di ulteriori autorizzazione da parte del Tribunale“.

Con questa importante pronuncia – continua il legale – il Tribunale mette in primo piano la volontà della persona malata non più capace di esprimersi. Questa è stata riconosciuta perché espressa in precedenza anche in assenza di testamento biologico“.

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Fine vita, siamo ad una svolta?

La decisione del Tribunale potrebbe aprire ad un nuovo scenario. Il giudice ha riconosciuto la volontà della malata anche in assenza di un testamento biologico perché espressa quando ancora era in grado di parlare. E questa sentenza presto potrebbe diventare un precedente visto che anche altri malati potrebbero rivolgersi ai giudici.

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ultimo aggiornamento: 2 Ottobre 2019 22:41

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