Giulia Cecchettin, proteste nel giorno della laurea: “Esclusi dalla cerimonia”

Giulia Cecchettin, proteste nel giorno della laurea: “Esclusi dalla cerimonia”

L’Università di Padova consegna alla famiglia di Giulia Cecchettin la laurea in Ingegneria biomedica, in memoria ma c’è chi protesta.

Nella giornata di venerdì 2 febbraio 2024, Giulia Cecchettin, la compianta ragazza uccisa dall’ex fidanzato, Filippo Turetta, riceverà la laurea in Ingegneria biomedica, in memoria. L’Università di Padova ha deciso di compiere questo gesto e di portare avanti la cerimonia alla presenza anche della famiglia della giovane. In tal senso, nelle ore precedenti al fatidico momento, non sono mancate le polemiche e le proteste.

La protesta per la laurea di Giulia Cecchettin

Del caso di Giulia Cecchettin si è parlato a lungo. Sul femminicidio della ragazza è stato detto tanto nella speranza di sensibilizzare i giovani e l’intero Paese su un tema di fortissima attualità come la violenza sulle donne ma anche sul patriarcato.

Ed è proprio sul patriarcato che avrebbero voluto parlare gli studenti universitari dell’Udu che, di fatto, hanno fatto scoppiare un’aspra polemica con la rettrice Daniela Mapelli. L’Udu, l’unione degli universitari, aveva chiesto ufficialmente di prendere parte alla cerimonia di laurea della compianta Giulia con l’intento di affrontare il tema del patriarcato e della violenza di genere.

In tal senso, gli studenti hanno ricevuto risposta negativa: “Volevamo parlare di patriarcato e di diritti delle donne ma ci hanno escluso”, ha spiegato al Mattino di Padova Domenico Amico facendo riferimento ad una sorta di “censura” ricevuta.

Gli studenti volevano diramare un messaggio politico nel corso della cerimonia prevista nell’aula magna dell’ateneo con la convinzione che fosse più che mai il momento di farlo.

Invece, a quanto pare, sarebbe stata proprio l’Universitá di Padova a voler evitare tale situazione. “Spiace veramente doverlo dire, ma siamo di fronte a una polemica sterile, senza alcun fondamento, totalmente fuori luogo”, le parole della rettrice Daniela Mapelli. La donna ha spiegato che la povera Giulia “sarà ricordata, come da protocollo per tutte le cerimonie in memoria di studentesse e studenti, oltre che dai rappresentanti dei vertici accademici”.

E sulla polemica ha aggiunto: “Rovinare l’avvicinamento a tale cerimonia con pretestuose polemiche è una grossa delusione per tutta la comunità accademica”.

La cerimonia e le corone d’alloro a casa

Al netto delle proteste degli studenti, la giornata dedicata alla laurea della compianta Giulia non verrà rovinata. Sul cancello di casa della ragazza, dal primo mattino, sono apparse diverse corone d’alloro a conferma del grande affetto che la comunità di Vigonovo a Venezia nutre verso di lei e verso la famiglia.

Proprio il padre Gino, la sorella Elena, il fratello Davide, la nonna e lo zio della compianta vittima di femminicidio saranno presenti alla cerimonia.