Un uomo di 70 anni è stato denunciato per il furto della foto di Giulia Cecchettin dall’altare della chiesa di Saonara.
Nel silenzio di un piccolo paese del Padovano, Saonara, la vita quotidiana è stata bruscamente interrotta da un gesto inaspettato. La chiesa del paese, simbolo di raccoglimento e memoria, custodiva sull’altare una foto incorniciata di Giulia Cecchettin, la giovane studentessa uccisa nel 2023 dal fidanzato Filippo Turetta. La sua immagine, posta lì come simbolo di affetto e giustizia, era diventata un punto di riferimento per chi desiderava ricordarla in silenzio.

Un gesto che ha sconvolto tutti
Quando la fotografia è improvvisamente scomparsa, lo sconcerto ha rapidamente fatto il giro del paese e del web. È stato lo zio di Giulia, Andrea Camerotto, a rendere pubblica la notizia denunciando il fatto su un gruppo Facebook. In breve tempo, la comunità si è stretta attorno alla famiglia Cecchettin, indignata per un atto considerato tanto irrispettoso quanto inspiegabile.
Le indagini e il colpo di scena finale
I carabinieri di Legnaro hanno avviato immediatamente le indagini, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della chiesa e quelle del sistema di videosorveglianza stradale. Decisiva è stata la lettura della targa di un’auto ripresa nei pressi della chiesa: una Fiat Punto condotta da un uomo anziano.
Grazie a questi riscontri, le forze dell’ordine sono risalite a un uomo di 70 anni residente a Verbania. Su disposizione della Procura di Padova, è scattata la perquisizione dell’abitazione: l’uomo ha consegnato spontaneamente la foto di Giulia, ancora nella cornice originale.
I motivi del gesto restano ignoti, ma la denuncia è scattata immediatamente. L’episodio ha lasciato l’intera comunità di Saonara scossa, ma anche determinata a difendere la memoria della giovane. La foto è già stata riposizionata sull’altare, a testimonianza della forza di un ricordo che nessun furto potrà cancellare. Come riportato da iltempo.it